“Sometimes I Might Be Introvert” Little Simz
Uno dei dischi hip hop (e non solo) più potenti della stagione l’ha fatto questa rapper inglese che mescola musiche black per raccontare storie intime. Per alcuni, è la nuova Lauryn Hill. Qui la nostra intervista.
“Dawn of Chromatica” Lady Gaga
Gaga è stata una delle poche superstar a pubblicare un album durante la pandemia. Ora rifà il look al disco chiamando alcuni fra i migliori artisti pop delle ultime generazioni, da Arca a Rina Sawayama. «Vi invito a ballare quest’album per celebrare artisti giovani di tutto il mondo. Gente che vedono il mondo, sente il mondo e mette questo sentimento in qualcosa di più grande di tutti noi: la musica».
“Certified Lover Boy” Drake
Dopo Kanye, Drake. Dopo l’ospitata di Manson e DaBaby, il rap sensibile. Fra gli ospiti, Jay-Z, Future, Travis Scott, Lil Wayne, Young Thug, 21 Savage, Ty Dolla $ign, Kid Cudi, Rick Ross, Lil Baby. Nicki Minaj. In Champagne Poetry c’è il campionamento alterato di Michelle dei Beatles.
“Good Ones” Charli XCX
È sempre Charli XCX, ma in versione esageratamente pop, con un synth che fa molto anni ’80. E nel video balla mezza nuda al cimitero su una tomba col suo nome.
“Damnshestamil” Priya Ragu
Lei è una cantante dello Sri Lanka cresciuta in Svizzera e questo è il suo mixtape di debutto, una miscela insolita tra l’R&B contemporaneo e i suoni della tradizione del sudest asiatico. «È la cosa più pura e sacra che abbia mai dato al mondo», dice lei. «L’ho tenuta dentro di me per tanto tempo, fino a quando non ho trovato un modo per tradurla in canzoni».
“Particles” Damon Albarn
È la canzone che chiude l’album The Nearer the Fountain, More Pure the Stream Flows che uscirà il 12 novembre. Albarn ce ha spiegata così nella nostra digital cover: «L’idea delle particelle da una parte ha a che fare col fenomeno dell’aurora boreale: le particelle provenienti dalle tempeste solari attraversano l’universo e impattano contro l’atmosfera, esplodono e creano quell’effetto e quei colori meravigliosi. Ma anche con quello che mi ha detto una rabbina con cui ho avuto una meravigliosa conversazione: fuggo dalle particelle».
“Sit Around the Fire” Jon Hopkins with Ram Dass, East Forest
«Era arrivato il momento di un reset, di aspettare che la musica apparisse da un posto diverso», dice Jon Hopkins di Music for Psychedelic Therapy, il suo nuovo album in uscita a novembre. Hopkis l’ha scritto a partire dalle registrazioni di alcune vecchie lezioni dello psicologo e maestro spirituale Ram Dass, che ha messo in musica. «Sarà senza beat, senza suoni di batteria, somiglierà più a una sinfonia classica che a un album di musica elettronica». Sit Around the Fire è il primo singolo.
“Black Acid Soul” Lady Blackbird
Segnatevi il nome e ascoltate questa voce a cavallo fra jazz, black music e pop. Gilles Peterson l’ha definita la Grace Jones del jazz. È il suo debutto come Lady Blackbird, ma ha già inciso col nome di Marley Munroe.
“Senjutsu” Iron Maiden
Prodotto da Kevin Shirley e Steve Harris, è uno degli album più lunghi della band, con pezzi di 10, 11, 12 minuti e un sound super-classico. «Ci sono alcuni brani molto complessi che hanno richiesto molto duro lavoro per farli risultare esattamente come volevamo che fossero».
“The Witness” Suuns
È il disco dell’isolamento dei Suuns, costruito come se fosse un unico singolo brano, tutto avvolto in un’atmosfera fumosa e sospesa, con echi krautrock. «Volevamo calmarci, anche durante la fase di mix», ha detto Joe Yarmush. «Avevamo solo un appunto, diceva: “Dovete calmarvi”. Non saprei spiegarlo in maniera tecnica, ma anche le canzoni ne avevano bisogno. Volevamo mettere un freno alle nostre tendenze più roboanti e avere un suono più leggero».
“I Still Have Faith in You / Don’t Shut Me Down” Abba
Il ritorno degli Abba non con uno, ma con due singoli tratti dall’album Voyage che uscirà il 5 novembre. Fra revival e voglia d’esserci. Abbiamo spiegato tutto qui.
“Una domenica al mare” Carmen Consoli
È il primo singolo che anticipa l’album Volevo fare la rockstar. Dentro ci sono la Sicilia, le preoccupazioni per l’ambiente, il passato che resta, il senso di continuità generazionale, tanto ottimismo. Ne abbiamo scritto qui.
“Tu mi hai capito” Madame & Sfera Ebbasta
«Mi sdebiterò con nuova musica», aveva detto Sfera Ebbasta dopo il rinvio del tour di Famoso, spostato al 2022 a causa delle misure anti-Covid. Pochi giorno dopo è arrivato il suo feat in Mi hai capito, il nuovo singolo di Madame. Scordatevi la hit di fine estate: è una ballata malinconica, tutta costruita sul pianoforte e un beat essenziale.
“Evidentemente no” Pietro Berselli
Un po’ cantautorato un po’ indie rock, tra il romantico e il disilluso, il secondo disco di Pietro Berselli è stato scritto cercando di «ricomporre il puzzle degli ascolti musicali di una vita. Il titolo spera di non essere un programma: è volutamente ironico, un monito a starsene sempre con i piedi per terra, sennò fai brutta figura».
“Passi falsi” Santachiara
Dopo l’EP Sette pezzi, Santachiara torna con due singoli malinconici e particolari, pop con sfumature rap e passaggi da cantautore puro. Il primo è Chiedimi, «non solo una canzone d’amore, rappresenta il desiderio di illudersi per rimanere felici». Il secondo è Passi falsi, che invece parla «di accettazione e del momento in cui si fanno i conti con i propri difetti».
“1 2 3 stella” Alex Fernet
Ritmi funk, decine di sintetizzatori, melodie anni ’80, copertina mossa scattata in un club: è Alex Fernet, che si presenta oggi con 1 2 3 Stella, il suo singolo d’esordio. È un pezzo iper ballabile, che parla dello scorrere del tempo e «di una storia d’amore stellare che non smette mai di ardere».