The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains verrà ospitata al Victoria and Albert Museum dal 13 maggio al primo ottobre del prossimo anno, in occasione del cinquantesimo anniversario della pubblicazione del primo singolo della band. Arnold Layne è stato pubblicato nel marzo 1967. Tra memorabilia, materiale audio e video, rarità e immagini iconiche sarà possibile rivivere quasi cinquant’anni di storia della musica. Nessuna band ha avuto lo stesso impatto dei Pink Floyd sulla nostra percezione del rock.
Si parla della retrospettiva dedicata alla band come di un’esperienza multisensoriale, la più grande mai vista fino ad ora, che parte dai fulminanti esordi sulla scena psichedelica di Londra all’egemonia sul prog-rock negli anni ’70, e dalle lotte intestine degli anni ’80 fino alla recente e precaria distensione.
I loro concerti hanno riempito interi stadi con spettacoli d’avanguardia, decennio dopo decennio. E le elaborate e suggestive copertine dei loro album hanno reso il semplice gesto di comprare un loro disco un’esperienza psichedelica. «Quando scavi a fondo nella loro musica, tutto ciò che trovi porta a qualcosa di interessante», scrive Wayne Coyne dei Flaming Lips in un illuminante tributo che appare nello speciale numero da collezione di Rolling Stone da leggere per ingannare l’attesa.
Guarda David Bowie, David Gilmour e Richard Wright suonare proprio Arnold Layne alla Royal Albert Hall nel maggio del 2006.