Con un «breve aggiornamento sulla mia vita», come scrivo lui stesso, Sufjan Stevens ha raggiunto i suoi fan per condividere una triste notizia. Il cantautore americano soffre di una malattia autoimmune, la sindrome di Guillain-Barré, una forma di polineuropatia che causa debolezza muscolare e che colpisce una persona su centomila.
Stevens ha raccontato, in un lungo post sui suoi social e sul suo sito, di essersi svegliato una mattina senza riuscire a camminare: «Sentivo le mani e le gambe intorpidite e percepivo un formicolio. Non avevo forza, né mobilità». Dopo una serie di test eseguiti al pronto soccorso i neurologi hanno diagnosticato la sindrome. «Fortunatamente c’è un trattamento per questo – ti amministrano delle trasfusioni di immunoglobine per cinque giorni e pregano che la malattia non si diffondi ai polmoni, al cuore e al cervello. È stato spaventoso, ma fortunatamente ha funzionato».
Dall’8 settembre Sufjan è stato trasferito in un centro riabilitativo dove sta sostenendo una terapia fisica per recuperare forza e riavere il corpo al pieno delle forze. «Mi hanno detto che mi “riprenderò”» prova a tranquillizzare il cantautore, «c’è solo bisogno di tempo, pazienza e duro lavoro». I tempi di recupero non sono però vicini come dimostra la foto di Sufjan in sedia a rotelle: «La maggior parte delle persone che hanno la GBS riescono a tornare a camminare dopo un anno, quindi ho speranza. Sono solo alla mia seconda settimana di riabilitazione e sta andando bene. Sto lavorando duro per tornare sulle mie gambe. Sono convinto che migliorerò, sono in un buon mood e sono circondando da un team eccezionale». E conclude: «Vi terrò aggiornati sui miei progressi».
Javelin, il nuovo album di Sufjan Stevens rimane previsto per il 6 ottobre.