Dopo le influenze rock sfoggiate per il suo ultimo album, 1969, Achille Lauro continua a precorrere un’ideale linea del tempo attraverso i generi musicali, questa volta diretto verso la dance, il suono perfetto con cui ritrarre il suo anno di nascita, il 1990, a cui Lauro dedicherà il suo prossimo album.
“I generi musicali sono solo gabbiette per topi. Pop, punk, rock, grunge, musica contemporanea. Sono un’unica cosa. Sto tornando con un’anima intima, malinconica, che è parte della vita. Sto prendendo i ricordi di quando ero bambino, che sono la parte migliore di noi, quella che forse tutti nascondono. Quel dolce rimpianto che ci lega profondamente.”, ha scritto in una lettera inviata ai giornalisti. “Sono nato nel ’90. Ricordo che da bambino, e poi da adolescente, la musica che ascoltavo creava emozioni talmente forti da diventare oggi un ricordo a tratti malinconico. Erano gli anni delle boy band, la musica dance anni ’90 dominava i dancefloor di tutto il mondo, con quel suo sound inconfondibile e quel suo spirito libero ed euforico, emblema di una giovinezza spensierata.
“Erano gli anni in cui sono comparsi i Daft Punk, Corona, gli Eiffel 65 e Gigi D’Agostino solo per citarne alcuni”, continua Lauro. “Alla fine del 2017, dopo aver scritto Rolls Royce e quasi l’intero album 1969, i ricordi d’infanzia e della mia adolescenza mi hanno portato alla mente le sonorità anni ’90 e la musica dance. È così che a gennaio 2018 abbiamo buttato giù il primo brano ispirato a La Bouche. Da lì il passo è stato breve e abbiamo iniziato a scrivere la musica che ascolterete nel futuro disco, chiaramente rivista a mio modo ed in chiave estremamente intima e autoriale”.
Un primo anticipo del nuovo album verrà presentato già durante le date del tour nei club, in partenza il prossimo 3 ottobre dal TuscanyHall di Firenze, mentre per le date di Roma e Milano Lauro ospiterà alcuni ospiti tra cui Morgan, Cosmo e Noyz Narcos.