Far finta di essere sani è uno dei dei pezzi più noti di Giorgio Gaber. Da oggi è anche il nome del format ideato e condotto dal nipote dell’artista, Lorenzo Luporini. È un progetto della Fondazione Gaber, una serie di conversazioni in cui ogni venerdì un ospite sceglie e commenta un brano tratto dal repertorio del Signor G, brano che diventa punto di partenza per riflessioni sull’attualità. Gli incontri sono accompagnati da filmati tratti dall’archivio della Fondazione.
Nella prima puntata, online sul profilo YouTube e sui canali social della Fondazione dalle ore 14 e qui in anteprima, Elio Biffi dei Pinguini Tattici Nucleari si confronta con Quando sarò capace di amare.
«L’ho scelto perché fa parte di quella categoria di brani di Gaber che sono a metà tra monologo e canzone», spiega Biffi. «Ho passato l’adolescenza a esplorare la musica e posso dire di aver seguito due importanti filoni, uno di questi era il cantautorato e quindi Gaber. Mi sono molto appassionato soprattutto agli ultimi dischi che ha fatto. Gaber ha attraversato la seconda metà del Novecento, un periodo fondamentale per capire cosa siamo adesso negli anni 2000, e l’ha attraversata tutta con grande stile e attingendo a tutte quante le possibilità di espressione artistica del suo tempo».