Uno dei cantanti dei Four Tops ha fatto causa a un ospedale di Detroit. Sostiene che il personale della struttura lo ha costretto a indossare una camicia di forza considerandolo «delirante» e non credendo che fosse un membro del leggendario quartetto vocale dell’etichetta Motown e che stesse soffrendo di dolori al petto causati da una patologia cardiaca.
Alexander Morris, afroamericano, sostiene che il personale dell’Ascension Macomb-Oakland Hospital, a nord di Detroit, non gli ha creduto quando il 7 aprile 2023 si è presentato al pronto soccorso a causa di dolori al petto e difficoltà respiratorie. L’episodio è avvenuto mentre Morris era in tour coi Four Tops, in double bill coi Temptations. I lavoratori dell’ospedale, bianchi, gli hanno fatto indossare una camicia di forza, gli hanno tolto l’ossigeno e gli hanno detto che doveva aspettare una valutazione psicologica obbligatoria. La causa è stata resa pubblica dal giornalista Seamus Hughes.
Per 90 minuti lo staff dell’ospedale, compreso un addetto alla sicurezza anch’esso bianco, avrebbe «erroneamente pensato che fosse malato di mente», rifiutandosi di ascoltarlo anche quando ha cercato di spiegare che aveva una storia passata e significativa di problemi cardiaci. Morris avrebbe detto di poter dimostrare facilmente chi era mostrando un documento di identità, l’addetto alla sicurezza gli avrebbe ordinato di «mettere a sedere quel culo nero». Nessun infermiere, si legge nella denuncia, «è intervenuto per fermare l’episodio di discriminazione razziale e i maltrattamenti».
Alla fine, Morris sarebbe riuscito a convincere un’infermiera a guardare un video in cui si esibiva ai Grammy. Accortasi che era effettivamente un membro dei Four Tops, di cui fa parte dal 2019, ha informato il resto del personale. A quel punto, la valutazione psicologica è stata annullata, all’uomo è stata tolta la camicia di forza ed è stato finalmente curato. Diagnosi: una grave malattia cardiaca e una polmonite.
Un addetto alla sicurezza della struttura avrebbe riferito a Morris che la guardia che lo ha trattenuto con la forza ha un passato di commenti e battute razziste ed è solito «usare forza eccessiva coi pazienti». Non solo: i dipendenti avrebbero manomesso il rapporto sull’incidente, ricevendo istruzioni di non parlare dell’accaduto. I responsabili dell’ospedale non vogliono commentare la causa in corso, ma affermano di «non tollerare alcun tipo di discriminazione razziale».
Maurice Davis, avvocato del cantante, considera il caso importante: «Il personale ha pensato che, essendo un uomo di colore, stesse avendo una specie di episodio psicotico, fosse fuori di testa e avesse bisogno di essere contenuto fisicamente». Non potendo accettare che fosse «un nero di successo, leader dei Four Tops, hanno pensato che rappresentasse un pericolo». Morris, continua l’avvocato, «poteva morire». Nel momento in cui si è trovato ad affrontare «un problema di salute piuttosto grave, è stato maltrattato e discriminato».
Da Rolling Stone US.