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Anastasio a Sanremo: il testo della nuova canzone

Nel brano, il vincitore dell'ultima edizione di X Factor critica alcuni colleghi: «Tuo figlio idolatra un idiota che parla di droga e di vita di strada»
Foto di Jule Hering

Foto di Jule Hering

Anastasio è tornato in televisione, a sorpresa, durante la quarta serata del Festival di Sanremo. Al termine del monologo di Claudio Bisio, il vincitore di X Factor ha risposto per le rime con un nuovo brano scritto per l’occasione, proprio dopo aver letto il testo di Michele Serra recitato da Bisio. «Leggete quello che ho detto io e ascoltate il brano di Anastasio. Quel pezzo racconta la vittoria di un ragazzo, di un ventenne. Questa è politica», ha commentato Bisio.

Qui il testo completo della canzone:

Correre, tu devi correre non devi domandare ne rispondere ti devi alimentare con compere
Scattare commentare scorrere
In quarta elementare mi hanno detto di sognare perché il mondo stava pronto per risorgere

E sarebbe stato mio dovevo solo correre,
e gli altri si mangiassero la polvere

Correre correre circolare qui non si può stare già da troppi anni
vorrei parlare con il titolare voglio spiegazioni voglio lamentarmi

Voglio i miei vent’anni voglio delle scuse ed il rimborso danni.
Poi la voglio smettere,
l’ufficio reclami di Cristo é intasato di lettere

Prova a riflettere che vuoi che dica
se vedo soltanto sorrisi incollati su facce depresse e promesse firmate a matita
Bella vita, la prendo per come mi arriva
che tanto domani è finita

Sto zitto, ho scritto una lettera bianca ma non l’ho spedita
oh no, non la spedirò mai
In questo parla parla per salire a galla quanto lotterai
oh no, no povera verità
nel calderone dell’opinione lei morirá

Vecchi come state? Vi state godendo la festa
Io non so mica mi manca il respiro e a tratti gira la testa

Mi hanno educato per vivere in bilico
Hai mai sentito del pensiero liquido?

Io te lo amplifico voglio innovare, oso pensare a un pensiero pensiero gassoso molecolare
E tra le molecole zero legame basta guardare il tessuto sociale
Ora capisci perché stiamo fissi a giocare agli artisti e a fotografare
Ci vogliamo affermare, ma sbattiamo nel muro

Siamo chiunque e non siamo nessuno
io sono sicuro soltanto del fatto che sono insicuro

Passo giornate a aggiornare una pagina solo a vedere chi mi ama e chi no
Bruciano gli occhi lo schermo mi lacera guardo la vita attraverso un oblò
Tuo figlio idolatra un idiota che
parla di droga e di vita di strada

Scalata sociale di gente normale che pare alla nostra portata
La storia è cambiata compagni miei
tutto è concesso da adesso in poi

Puoi essere quello che vuoi basta scordarti di quello che sei
Per essere quello che vuoi devi scordarti di ciò che sei“

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