Dopo i Rolling Stones, Neil Young e i gestori dell’eredità di Leonard Cohen, anche Phil Collins ha inviato una lettera di diffida a Donald Trump per impedirgli di utilizzare le sue canzoni durante i comizi elettorali. Questa volta si tratta di In the Air Tonight, il singolo del 1981 che Trump ha utilizzato prima del comizio a Des Moines, in Iowa.
Nella lettera, ottenuta da TMZ e firmata dall’avvocato David A. Steinberg, si dice che la canzone «non solo è stata trasmessa senza autorizzazione ma, come dicono molti commentatori della stampa, era particolarmente inappropriata perché utilizzata per fare satira sul Covid-19 in un momento in cui l’Iowa vedeva un’accelerazione dell’infezione».
«Mr. Colins non tollera la banalizzazione del Covid. Inoltre, è seriamente preoccupato dei danni che l’operazione causerà alla sua reputazione e alla sua popolarità con il pubblico», continua la lettera, che secondo le ricostruzioni della stampa segue una prima diffida – a cui non è mai stata data risposta – inviata lo scorso giugno.
Watching @CNN's @ErinBurnett & Jim @Acosta talk about the mostly maskless crowd at tonight's #Iowa Trump rally in Des Moines, where Covid-19 cases are rising… while the campaign is blasting @PhilCollinsFeed "IN THE AIR TONIGHT" is peak #2020 ?♂️??#Wtf #VOTE #BidenHarris2020 pic.twitter.com/YOpC26ptvC
— Gary Gaston (@gaston213) October 14, 2020