Il Presidente Barack Obama ha celebrato alla Casa Bianca l’International Jazz Day con un concerto pieno di star come Wayne Shorter, Herbie Hancock, John McLaughlin e Chick Corea, Robert Glasper e Terrace Martin, ma anche Aretha Franklin, Sting e Esperanza Spalding. Durante l’evento, durato circa 90 minuti, la Franklin ha cantato un pezzo di Purple Rain di Prince (andate al minuto 74, qui).
«È stato un artista unico. C’è stato e ci sarà solo un Prince» aveva detto la cantante dopo la scomparsa del genio di Minneapolis. «Ha creato il suo marchio, il suo suono. Lui se n’è andato ma la sua musica continuerà a vivere». Aretha ha poi aggiunto: «C’era qualcosa di mistico attorno alla sua figura. Qualcosa che ti faceva venir voglia di sapere sempre qualcosa di nuovo su di lui. Come Stevie, anche lui era uno di quegli artisti che adoravano stare tantissimo in studio a creare».
Oltre a Purple Rain la Franklin ha eseguito A Song for You di Leon Russell, resa poi famosa da Donny Hathaway, Ray Charles e dalla stessa Franklin. Sting si è esibito con Sister Moon. All’evento hanno cantato anche Buddy Guy, Jamie Cullum e Diana Krall.
Nel suo discorso iniziale Obama ha detto: «Non ho bisogno di dirvi niente sulla storia del jazz, delle sue origini umili e di come fosse la musica della classe operaia. È diventato il contributo artistico più grande che l’America abbia dato al mondo».