Almeno 93 morti e 100 feriti, ma i numeri sembrano destinati a salire. Sono questi i tragici numeri dell’attentato che ieri notte ha scocco Mosca e la Russia. Era venerdì sera, intorno alle 20, quando un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione al Crocus City Hall, un teatro della capitale russa, aprendo il fuoco contro il pubblico in sala che stava aspettando l’inizio del concerto della rock band Picnic. Ci sarebbero anche state alcune esplosioni che avrebbero causato il collasso del tetto dell’edificio provocando un incendio che ha colpito almeno un terzo della struttura prima di essere domato.
«Almeno tre persone in tenuta mimetica sono entrata al Crocus City Hall aprendo il fuoco con armi automatiche» è stato riportato dalla RIA Novisit, un’agenzia locale. Gli attentatori sono poi riusciti a mettersi in fuga. Il direttore dell’Fsb, l’intelligence russa, attraverso il servizio stampa del Cremlino, ha comunicato che è stato fatto scattare il fermo per 11 persone, tra cui 4 possibili terroristi coinvolti nell’attacco.
Ad un paio d’ore dalla vicenda, l’ISIS ha rivendicato l’attentato attraverso la sua agenzia di stampa non ufficiale Amaq. L’attacco sarebbe stato compiuto da un gruppo affiliato, l’ISIS-K. «All’inizio di questo mese il governo americano aveva informazioni su un piano per un attacco a Mosca contro grandi raduni e concerti e le ha condivise con le autorità russe», ha dichiarato la portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Adrienne Watson.