Axl Rose, chiusa la causa per violenza sessuale contro Sheila Kennedy: «Nego le accuse» | Rolling Stone Italia
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Axl Rose, chiusa la causa per violenza sessuale contro Sheila Kennedy: «Nego le accuse»

Il cantante dei Guns N’ Roses e l’ex modella hanno raggiunto un accordo economico per porre fine ai procedimenti giudiziari legati alla denuncia presentata dalla donna per i fatti del 1989

Axl Rose, chiusa la causa per violenza sessuale contro Sheila Kennedy: «Nego le accuse»

Axl Rose coi Guns N' Roses nel 2022

Foto: Allen J. Schaben/Getty Images

Axl Rose e Sheila Kennedy, l’ex modella che lo aveva citato in giudizio lo scorso anno per violenza sessuale, hanno raggiunto un accordo privato, come appreso da Rolling Stone US. In una dichiarazione, Rose ha ribadito di non aver aggredito e violentato Kennedy in una stanza d’hotel a Manhattan nel 1989, come sostenuto da questa.

«Come ho fatto sin dall’inizio, nego le accuse. Non c’è stata alcuna aggressione», ha dichiarato il frontman dei Guns N’ Roses. I termini dell’accordo privato non sono stati resi noti.

«Rose ha sofferto molto a causa di questa causa legale e sono lieta che ora possa andare avanti con la sua vita», ha aggiunto l’avvocata del cantante E. Danya Perry.

Le parti hanno recentemente depositato documenti a New York dichiarando di aver concordato di interrompere il caso con rigetto definitivo dell’opposizione, il che significa che non potrà essere riaperto in futuro. Hanno inoltre concordato di coprire ciascuno le proprie spese legali, secondo documenti ottenuti da Rolling Stone. I tentativi della rivista di contattare Kennedy e il suo avvocato non hanno avuto successo.

La causa era stata intentata lo scorso novembre, appena un giorno prima che scadesse il termine per presentare reclami in base allo Adult Survivors Act di New York. Sheila Kennedy aveva sostenuto che Axl Rose l’avesse aggredita nel febbraio 1989 dopo che si erano incontrati in un nightclub. Attrice e modella, nominata “Pet of the Year” da Penthouse nel 1983 e apparsa quattro volte sulla copertina della rivista, Kennedy ha dichiarato di essere finita nella suite di lusso di Rose a Central Park West poco dopo, dove si stava tenendo un afterparty.

Nella stanza d’hotel, Rose avrebbe «spinto Kennedy contro il muro» e l’avrebbe «baciata», ha riportato la causa, descrivendo l’interazione iniziale come consensuale. «Kennedy trovava Rose attraente e non le dispiaceva», si legge nei documenti. «Era aperta all’idea di andare a letto con lui se la situazione fosse progredita».

La situazione avrebbe però preso una piega indesiderata quando, secondo Kennedy, Rose sarebbe diventato «aggressivo». La donna ha affermato che il cantante l’avrebbe spinta a terra, trascinata per i capelli attraverso la suite e poi violentata. «Rose non ha fatto alcun tentativo di chiedere o verificare che Kennedy fosse consenziente», si legge nella denuncia. «L’ha trattata come una proprietà da usare unicamente per il suo piacere sessuale. Non ha usato alcun preservativo».

Rose aveva negato le accuse lo scorso anno attraverso un altro legale. «Semplicemente, questo episodio non è mai accaduto», aveva dichiarato l’avvocato Alan Gutman a Rolling Stone. «Anche se non esclude la possibilità di una foto con una fan scattata al volo, il signor Rose non ricorda di aver mai incontrato o parlato con la querelante e non aveva mai sentito queste accuse fittizie prima d’oggi. Il signor Rose è fiducioso che questa causa si risolverà a suo favore».

Rose, 62 anni, è stato accusato in passato di abusi domestici e sessuali. La denuncia di Kennedy fa riferimento alle accuse mosse da due ex partner di Rose, Erin Everly e Stephanie Seymour, dettagliate in un articolo di People del 1994. In quell’anno, Everly aveva citato Rose in un tribunale civile di Los Angeles per abusi, per poi risolvere la questione con un accordo extragiudiziale.

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