«Oggi sta per avvenire la mia conquista più grande», scriveva 10 giorni fa Baby Gang, alla vigilia del tour europeo. «Esibirmi su un palco e poter finalmente condividere senza filtri quello che ho dentro con il pubblico. Da una cella al mio primo tour europeo. Dai tribunali ai Palasport. Sto per dare un senso a tutta la merda che mi son subito in questi anni. E per la prima volta in vita mia, mi sento libero. Libero di essere me stesso. Sto tornando e più forte di prima».
A quanto pare, non è andata così bene. Nelle sue storie il rapper scrive che «purtroppo il mio tour finisce qui», dopo la data di Colonia che si è tenuta ieri sera al Theater am Tanzbrunnen. Causa: «alcuni tecnici che non hanno saputo fare il loro lavoro e gente che ha voluto rompere il cazzo».
«È tanto tempo che non salivo sul palco e non mi ricordavo che certa gente è ancora così», scrive Baby Gang. «Non sono fatto per stare con le persone e soprattutto non ho più pazienza per nessuno». Il rapper non vuole che «la gente veda il mio lato negativo, che mi vedano nervoso o arrabbiato sul palco. Ma se devo fare le mie serate come stasera preferisco fermarmi e fare un esame di coscienza. Ma fatelo anche voi».
«Stasera era bello, ma per colpa di alcuni tecnici che non hanno saputo fare il loro lavoro e gente che ha voluto rompere il cazzo è stato rovinato tutto ciò su cui ho lavorato duramente. Mi sono dovuto fermare quattro volte perché dopo che una persona è svenuta ed è stata veramente male, molte persone hanno iniziato a fare finta di svenire. E ciò mi ha fatto saltare tutta la scaletta che avevo preparato! E ho dovuto improvvisare. Se una persona sta male e sviene non posso far finta di niente e andare avanti! Se ci sono animali che non vedono che ci sono famiglie, bambini e donne non è colpa mia».
«Io ho contratto» continua Baby Gang «e sul palco devo stare 50 minuti, non di più e non di meno. Ogni minuto che perdete a lanciarmi i telefoni, a parlarmi mentre canto o voler salire sul palco senza sapere manco i pezzi, state perdendo tempo voi, non io. Sappiate che mancate di rispetto in primis alle persone che veramente sono venute lì per cantare e divertirsi, ma soprattutto a me. E sfortunatamente io non sono come gli altri artisti, se mi gira il cazzo mando tutto a puttane e a fare in culo. Tempo fa lo facevo per soldi, adesso invece è solo una rivincita».
Morale: «Ci vediamo a Milano sempre se non mi gira il cazzo». In Italia sono previste tre date nei palazzetti: il 12 dicembre al Palaprometeo di Ancona, il 14 dicembre al Forum di Assago (MI), il 21 dicembre all’Inalpi Arena di Torino.