Barclays, uno dei quattro grandi gruppi bancari del Regno Unito, ha sospeso la sponsorizzazione di alcuni Festival musicali organizzati da Live Nation in UK a seguito delle proteste degli artisti che hanno accusato il colosso bancario di essere coinvolto nel conflitto tra Israele e Gaza.
Barclays si è dunque ritirato dal Download Fest, ma pure dal Latitude e da Isle of Wight dopo che sono piovute molte critiche rivolte agli artisti, con minacce di boicottamenti da parte del pubblico se le cose non fossero cambiate. Quello che si contesta a Barclays sono appunto presunti legami finanziari con aziende che forniscono armi a Israele.
Un portavoce di Live Nation conferma al Guardian: «Dopo aver discusso con gli artisti, abbiamo concordato con Barclays che si ritireranno dalla sponsorizzazione dei nostri festival».
Un portavoce di Barclays ha detto al Guardian: «È stato chiesto a Barclays, che ha accettato, di sospendere la partecipazione ai restanti festival Live Nation nel 2024. I manifestanti chiedono che Barclays svaluti le società di difesa, un settore in cui rimaniamo impegnati come parte essenziale per mantenere al sicuro questo Paese e i nostri alleati».
Diversi artisti si erano già ritirati dal cartellone del Download festival di questo fine settimana, incluso il gli australiani Speed: «Gli Speed non suoneranno più al Download Festival questo venerdì 14 giugno a causa della recente notizia della sponsorizzazione dell’evento da parte della Barclays Bank e del loro coinvolgimento nella guerra a Gaza», si legge in una dichiarazione pubblicata dalla band.
Ma sulla questione è intervenuto anche il chitarrista dei Rage Against the Machine Tom Morello: «Una banca che finanzia crimini di guerra non ha posto nei festival musicali», ha scritto sui social media. «Il fatto che Download abbia ascoltato i suoi musicisti e tagliato i legami con la Barclays Bank è una testimonianza del potere degli artisti che intraprendono azioni collettive per i diritti umani. Sto spingendo forte per questo dietro le quinte da un po’ di tempo e saluto tutti gli artisti che hanno preso posizione per contribuire a realizzare questo storico ritiro».