Non sempre il mondo della musica è come lo immaginiamo. Bill Wyman, ex bassista dei Rolling Stones dal 1962 al 1993, ce l’ha voluto ricordare nella sua ultima intervista a Classic Rock. Quando pensiamo agli Stones negli anni ’70 e ‘80 non pensiamo che visualizzare feste, divertimenti, soldi. Ma stando a quanto riportato da Wyman, la situazione era ben differente da questa. O almeno per alcuni dei componenti della band.
«Non avevamo soldi», ha raccontato il bassista, «li aveva tutti Klein (manager della band dal 1968 al 1970, ndr), e se ne avevi bisogno dovevi andare da lui e supplicare di fartene mandare un po’. Eravamo sempre in rosso, quindi non è che stavamo a fare festa tutti i giorni, eravamo più preoccupati a pagare le bollette. È stato un incubo». Un incubo aggravato in quei primi anni di carriera dal Primo Ministro Harold Wilson: «Alzò le tasse al 93%, assurdo. Così abbiamo dovuto lasciare l’Inghilterra. Abbiamo dovuto perché dovevamo troppi soldi al governo con quella tassazione e non potevamo pagarli». E aggiunge: «Ci accusarono di essere multimilionari che scappavano per non pagare, ma non eravamo multimilionari. Quando Brian Jones è morto (nel 1969, ndr) aveva circa 30 mila sterline di debiti. Quando ho comprato quella cascina a Suffork avevo un migliaio di sterline in banca e ho dovuto fare un mutuo sperando di continuare a far qualche soldo con la musica per sostenerlo. Eravamo messi così male».
Ma le difficoltà non colpivano tutti i membri della band. Anzi, Mick Jagger e Keith Richards se la passavano già piuttosto bene: «Loro due erano messi bene perché avevano le royalty e i diritti d’autore, ma io Brian, Charlie e Ronnie guadagnavamo un decimo di quanto prendevano loro».
E andarsene dalla band nel 1993 è stato il momento giusto? La risposta è chiara: «Avrei dovuto farlo prima, negli anni ’80. Ho resistito fino a quel tour tra il 1989 e il 1990 (lo Steel Wheels / Urban Jungle Tour, ndr) e mi son ritrovato con un buco in banca di 200 mila sterline perché non stavamo guadagnando niente». E ancora una frecciatina agli ex compagni di band: «Mick e Keith stavano bene perché oramai erano ricchi, ma io, Charli e Ronnie eravamo senza un soldo. Ronnie ha iniziato a dedicarsi all’arte per trovare il modo di guadagnare qualcosa per la sua famiglia».