Bill Wyman: «Pensavo che i Rolling Stones avrebbe smesso con la morte di Charlie Watts, ma non hanno altro da fare» | Rolling Stone Italia
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Bill Wyman: «Pensavo che i Rolling Stones avrebbe smesso con la morte di Charlie Watts, ma non hanno altro da fare»

L'ex bassista della band (che lasciò nel 1993) ha raccontato la sua «sorpresa» nel vedere i colleghi proseguire senza il suo storico batterista. E per questa scelta ha trovato una sua motivazione

Bill Wyman: «Pensavo che i Rolling Stones avrebbe smesso con la morte di Charlie Watts, ma non hanno altro da fare»

I Rolling Stones nel 1967. Da sinistra, Mick Jagger, Bill Wyman, Charlie Watts, Keith Richards, Brian Jones

Foto: Michael Ochs Archives/Getty Images

«Ho pensato avrebbero smesso». È questo il commento rilasciato da Bill Wyman in riferimento alla scelta della sua ex band, i Rolling Stones, di continuare anche dopo la morte dello storico batterista Charlie Watts nel 2021.

Wyman, che ha abbandonato la band nel 1993, continua così: «Quando Charlie è mancato ho pensato che avrebbero smesso. Davvero. Puoi sostituire un bassista, ma non pensavo si potesse sostituire Charlie e il suo carisma». E ancora: «Ma alla fine sono andati avanti e la cosa mi ha sorpreso. Non direi che mi ha deluso, ma di certo mi ha sorpreso. Pensavo sarebbe stato un buon momento per smettere». E poi l’aggiunta laconica: «Ma non penso avessero altre cose da fare, altrimenti avrebbero smesso».

La mancanza di alternative, questa è la motivazione – secondo Wyman – del perché la band ha continuato nonostante tutto: «Ho sei cose diverse da fare e le faccio tutto il giorno e sono contento così; non penso sia lo stesso per loro. Ronnie Wood fa arte, è vero. Mick ha provato a recitare ma non è andata bene, e anche provato a fare cose soliste che non hanno avuto il successo che tutti ci saremmo aspettati. E quindi fanno i Rolling Stones a tempo pieno».

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