Per avere completamente a disposizione Atum: A Rock Opera in Three Acts, l’ultima pubblicazione degli Smashing Pumpkins si è dovuto attendere quasi sei mesi. L’opera, divisa come ricorda il titolo in tre parti, ha visto una prima uscita il 15 novembre, una seconda il 31 gennaio, per arrivare così alla su forma finale nella giornata di ieri, quando le 33 canzoni sono state raccolte in un unico album.
Un piano strategico complesso per il sequel di Mellon Collie and the Infinite Sadness e Machina/The Machines of God che però ha rischiato di fallire quasi subito a causa di un hacker, come ha svelato il leader della band Billy Corgan durante un’intervista a Klein/Ally Show.
Corgan ha raccontato che un hacker era entrato in possesso di nove brani («tra l’altro le canzoni più orecchiabili») della band durante la fase di missaggio e mastering. «In qualche modo ci hanno fatto sapere che un hacker era in possesso di questi brano e che li non avrebbe pubblicati in cambio di soldi», ha spiegato il musicista, «così lo abbiamo contattato, pagato ed evitato che le canzoni venissero messe online in anticipo». I soldi della transazione sono stati messi dalla stesso Corgan: «Era un mercenario che aveva hackerato qualcuno – non voglio dire chi – e aveva ulteriore materiale di altri artisti. Non era un fan dei Pumpkins che voleva pubblicare i brani su Reddit». Sul caso è stata coinvolta anche l’FBI: «Ci hanno dato alcune informazioni che hanno permesso all’FBI di rintracciarlo».
Proprio su quest’ultima parte, però, Corgan è stato vago: «Non so come sia andata a finire. So che questo hacker aveva materiale pazzesco come alcuni brani cult di band che stavano preparando delle ristampe. Non penso che nulla sia stato messo online, per questo credo che sia stato preso in tempo».