A pochi giorni dalla strage al Bataclan di Parigi, i contorni della parola “spensieratezza” sembrano sfumare mentre ci si avvicina all’ingresso di un concerto. Difficile per il pubblico lasciarsi coccolare dal piacere della musica, durissima per gli artisti riuscire a convogliare la passione nel live, tanto che la lista dei tour interrotti e delle date cancellate si fa sempre più lunga. Non per Bob Dylan. Lui – mito in carne ed orsa della cultura mondiale degli ultimi 50 anni, ebreo di nascita, cristiano per scelta, pacifista di cuore – a 74 anni non ha paura di indossare il completo da cowboy e gli stivali bianchi, per intonare ancora una volta l’inno Blowin’ in the Wind.
L’agenzia che promuove l’evento, D’Alessandro e Galli, ha persino smentito la notizia secondo cui il Menestrello avrebbe fatto specifica richiesta di avere guardie all’interno della sala: “Il Teatro Auditorium Manzoni, in totale accordo con il Promoter, si è attivato per garantire la sicurezza al pubblico che assisterà ai concerti, in sinergia con le misure straordinarie che gli organi istituzionali competenti. Nessuna richiesta specifica, contrariamente a quanto apparso sugli organi di stampa in questi giorni, è stata fatta dall’artista”.
Di fronte alla sua risolutezza sul palco, infatti, anche lo stuolo di forze dell’ordine che protegge l’Auditorium Manzoni di Bologna si dissolve, lasciando il pubblico dondolarsi sulle note di Things have Changed e She Belongs To Me. Poco importa se Dylan non scandisce più bene il testo di Pay In Blood o della cover di Frank Sinatra The Night We Called It a Day, e pazienza se non imbraccia più l’amata chitarra, perché l’idea di avere a pochi metri un personaggio tanto leggendario basta a consolare anche chi conservava le aspettative di un tempo. La dimostrazione arriva con un richiestissimo bis, in cui Love Sick e Blowin’ In The Wind riportano la poesia in cima ai pensieri, ridimensionando paure e insicurezze.
Bob Dylan sarà il 19 novembre all’Auditorium Manzoni di Bologna e il 20, 21 e 22 al Teatro degli Arcimboldi di Milano.