Bono è arrivato a Napoli ieri, il giorno del suo 63esimo compleanno. Ci sono anche la moglie Ali, co-protagonista di alcuni passi di Surrender, il libro da cui prende spunto lo spettacolo che il cantante degli U2 porterà sabato 13 al Teatro San Carlo, e Derek Rowen, in arte Guggi, amico da sempre e membro dei Virgin Prunes.
Nelle foto che lo ritraggono all’aeroporto di Capodichino ha al collo una sciarpa del Napoli, pare data un fan. Secondo Il Corriere del Mezzogiorno nei due giorni che precedono il concerto è data «quasi certa la sua presenza tra Capri e Sorrento».
#Bono welcome to #Naples! 🎉
Welcome back to #Italy!!
Bono has just arrived in Naples with his wife #AliHewson #Bono è già arrivato a #Napoli!!Ph. © Peppe D’Albenzio (fb) #U2 #U2NewsIT #StoriesOfSurrender #SurrenderMemoir pic.twitter.com/Y8AJywXn0g
— dani mattei (@daniDpVox) May 10, 2023
Bono ha cenato da Mimì alla ferrovia, ristorante storico in Via Alfonso d’Aragona che annota su Instagram quel che avrebbero mangiato il cantante e i suoi commensali. È un menu da ko, con annotazione finale calcistica a cui vogliamo fortemente credere.
«Ha degustato tutte le tipicità locali e i piatti della tradizione di Mimì alla ferrovia: treccione di mozzarella di bufala, ricottina con confettura di pomodoro, Peperone ‘mbuttunato, friarielli, scarola con olive e capperi. E poi a seguire spaghetti con vongole veraci e candele alla genovese. E per concludere babà e pastiera napoletana. E quando gli abbiamo chiesto se avesse intolleranze o allergie, ha risposto: “I’m only allergic to Juventus”».
Il concerto di sabato al San Carlo verrà filmato e in ragione di questo e del luogo in cui si terrà è richiesto un certo abbigliamento.
«Sabato sera» ha scritto Bono in una e-mail ricevuta dagli acquirenti dei biglietti «chiuderò il tour di Songs of Surrender con una performance al Teatro San Carlo. Significa tantissimo per me. Voglio vivere un sogno, anzi una serie di sogni. Il sogno di tutti i cantanti lirici (che io non sono), un mio sogno personale e soprattutto un sogno per onorare mio padre, Brendan Robert Hewson, che era un bravo tenore».
«Faremo un film di questo sogno e vorrei chiedervi aiuto per realizzare questa storia fantastica. Invito voi, i meglio vestiti d’Europa, a venire eleganti per la nostra notte all’opera. Un abito formale, se l’avete. Black tie, se potete. Perle e diademi sono benvenuti. Abiti in maschera. Abiti scuri. Una via di mezzo fra Amadeus e 007. E sì, è la vostra occasione per apparire favolosi sul grande schermo. Comunque, fate come volete. Se avete solo una maglietta nera, va bene lo stesso. Ma se nell’armadio avete un cappello a cilindro e un frac, prendete in considerazione l’idea di tirarli fuori. Sarà una serata importante. Venite come non siete».