In concerto allo Sphere di Las Vegas, Bono e gli U2 hanno cambiato le parole di Pride (In the Name of Love) per rendere omaggio alle vittime del raid di Hamas al festival musicale Supernova. I morti sarebbero 260, uccisi da una cinquantina di terroristi che hanno aperto il fuoco sui ragazzi e ne hanno rapiti un numero imprecisato.
«Alla luce di quanto è accaduto in Israele e a Gaza», ha detto Bono introducendo Pride, «una canzone sulla non violenza può sembrare ridicola, se non risibile, ma abbiamo sempre pregato per la pace e la non violenza». E ancora, commosso: «Sapete dove sono diretti i nostri cuori e la nostra rabbia. Quindi cantate con noi… e quei bellissimi ragazzi al festival».
La celebre parte della canzone che racconta l’omicidio di Martin Luther King (sbagliando orario: avvenne alle 6 di sera) era “Early morning, April 4, shot rings out in the Memphis sky. Free at last, they took your life, they could not take your pride”. Nella versione allo Sphere è diventata “Early morning, October 7, the sun is rising in the desert sky. Stars of David, they took your life but they could not take your pride”.
In the light of what’s happened in Israel and Gaza, a song about non-violence seems somewhat ridiculous, even laughable, but our prayers have always been for peace and for non-violence…
But our hearts and our anger, you know where that’s pointed. So sing with us… and those… pic.twitter.com/S1zfCMNtzz
— U2 (@U2) October 9, 2023