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Brian May: «Pete Townshend ha inventato la chitarra rock»

Il musicista dei Queen ha voluto rendere omaggio al collega in un post sui social: «Townshend è un dio della chitarra, il mio modo di suonare deve molto a lui. E gli Who hanno trasformato il rock'n'roll in rock»

Foto: Chung Sung-Jun/Getty Images (1) e Matt Licari/Invision/AP (2)

«Non posso immaginare la chitarra rock senza Pete Townshend. Per me è come se l’avesse inventata lui». Con questa dichiarazione Brian May ha voluto rendere omaggio al suo collega e leader degli Who. Il tutto è accaduto sui social del musicista dei Queen.

May in primis ha ripostato una grafica creata da una fan che riportava una sua vecchia dichiarazione su Townshead: «Noi Queen siamo stati ispirati dai nostri eroi e tra questi metto gli Who al primo posto. Pete Townshend è il maestro dei cambiamenti di mood, degli accordi sospesi Gli devo moltissimo. Pete Townshend è un dio della chitarra».

Nel ripostarla, inoltre, May ha voluto aggiornare il suo pensiero con ulteriori parole al miele per Townshend. «Non posso immaginare la chitarra rock senza Pete Townshend. Per me è come se l’avesse inventata lui. Io ho avuto la fortuna di essere lì mentre accadeva. Il mio modo di suonare deve molto a lui. Townshend ha portato sulla scena accordi super amplificati ma non eccessivamente saturi, monoliti taglienti che si schiantavano con rabbia contro i nostri cervelli, colpi di martello ritmici che avrebbero cambiato per sempre quelli come me. Se volete sentire di cosa sto parlando, mettete My Generation a tutto volume sul vostro impianto di casa e meravigliatevi! Keith Moon che suona la batteria in modo folle, John Entwistle che fa rimbombare un basso enorme con la potenza di un’intera orchestra. E poi c’è Roger Daltrey, un giovane aggressivo ribelle di Shepherds Bush, un’icona punk molto prima dell’invenzione del punk rock. Completamente fantastico»

E ancora: «Ascoltate gli accordi sospesi di I’m a Boy: come li ha inventati Townshend? Ascoltate Substitute per un tour de force di ritmiche fantastiche e un testo dieci volte più profondo di qualsiasi altra cosa in circolazione. Infine, ascoltate il primo successo in classifica degli Who, Can’t Explain, che, insieme alla loro versione del classico Summertime Blues, trasformò il rock’n’roll in rock».

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