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Brian Wilson affetto da demenza, verrà posto sotto conservatorship?

Dopo la morte della moglie Melinda Ledbetter, collaboratori e familiari vogliono mettere l’artista sotto tutela per gestirne salute e affari. «Non è in grado di fornire il consenso informato alla somministrazione di farmaci»

Foto: Stephane Cardinale/Corbis via Getty Images

Secondo alcuni documenti legati visionati da The Blast, stretti collaboratori e famigliari di Brian Wilson affermano che l’artista è affetto da demenza e che dovrebbe perciò essere posto sotto conservatorship, la forma di tutela legale in cui terzi controllano gli affari e la salute di un soggetto che non è più in grado di farlo, un sistema di cui si è molto parlato ai tempi del clamoroso caso di Britney Spears.

Secondo quanto affermano nelle carte i rappresentanti di Brian Wilson, oggi 81enne, e i suoi famigliari, l’artista sarebbe affetto da un importante disturbo neurocognitivo. Wilson, dice il documento, «non è in grado di fornire il consenso informato alla somministrazione di farmaci appropriati per la cura e il trattamento dei disturbi neurocognitivi (compresa la demenza)» a causa delle «ridotte facoltà mentali».

Secondo un medico, Wilson sta assumendo farmaci per rallentare la progressione della malattia, ma avrebbe problemi di concentrazione anche quando è consapevole di dove si trova. «Spesso pronuncia frasi irrilevanti o incoerenti. Ha una capacità di attenzione decisamente ridotta» ed è spesso «incapace di mantenere un decoro adeguato al contesto».

Di conseguenza, Wilson non sarebbe più in grado di provvedere alle proprie esigenze personali che hanno a che fare con «la salute, il cibo, i vestiti o l’alloggio» di cui si occupava fino a poco tempo fa la moglie Melinda Ledbetter, scomparsa il 30 gennaio 2024 senza indicare chi avrebbe dovuto prendersi cura del marito dopo di lei.

Le persone indicate nel documenti legali del team che ha presentato la richiesta di tutela sono Jean Sievers, publicist e manager dell’artista, e LeeAnn Hard, business manager di Wilson.

In una dichiarazione pubblicata su Instagram, la famiglia afferma che la decisione è stata presa consultando Brian, i suoi sette figli, Gloria Ramos e i medici. «La decisione è stata presa per garantire che non vi siano cambiamenti drastici» nella vita dell’artista. «Brian potrà godersi famiglia e amici e continuare a lavorare ai suoi progetti e a partecipare a tutte le attività che desidera».

La decisione del tribunale potrebbe arrivare il 26 aprile.

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