Una giudice della Los Angeles Superior Court ha respinto la richiesta di rimuovere il padre di Britney Spears dalla gestione della conservatorship della figlia. La richiesta era stata avanzata molti mesi fa e quindi non dopo la toccante testimonianza in cui la cantante ha raccontato di essere stata privata del diritto di decidere cose fondamentali (matrimonio, gravidanza) e frivole (l’arredamento della casa), oltre ad essere in cura con formaci particolarmente forti.
Come riporta Variety, il giudice non può prendere decisioni in base al discorso della cantante, che deve ancora presentare una richiesta specifica per porre fine alla conservatorship (che riesca a spuntarla è un altro discorso: abbiamo raccontato qui quali sono le sue chance).
La decisione presa ieri, mercoledì 30 giugno, è relativa a una richiesta avanzata in novembre. «La richiesta del soggetto sotto tutela di sospendere James P. Spears immediatamente dopo la nomina della Bessemer Trust Company of California quale gestore unico del patrimonio è respinta», si legge nei documenti della giudice Brenda Penny citati da Variety.
Secondo gli atti del tribunale, Britney Spears sarebbe ancora «sostanzialmente incapace di gestire le sue risorse finanziarie e di respingere eventuali tentativi di frode o di influenza indebita».
Prima della sentenza, l’avvocato di Jamie Spears ha presentato una dichiarazione, questa sì in risposta al discorso di Britney, in cui il padre della cantante dice di non essere responsabile delle cure mediche a cui è sottoposta la figlia e di essere anzi preoccupato per lei.
«La gestione e la cura della figlia preoccupano Mr. Spears», afferma l’avvocato del padre. «A giudicare dalle dichiarazioni che [Britney] ha reso alla corte, Mr. Spears pensa che la richiesta di nominare Jodi Montgomery presentata dal legale Samuel D. Ingham III non rifletta i desideri di Ms. Spears che il 23 giugno ha spiegato alla corte di non volere sottoposta a conservatorship e ha parlato di continui scontri con Ms. Montgomery circa le cure mediche a cui è sottoposta e altre questioni relative alla cura personale».
Sotto attacco, giacché la figlia ha detto molto chiaramente che vuole fare far causa alla famiglia, il padre di Britney fa notare cioè che il responsabile delle cure mediche e di eventuali decisioni relative alla sfera personale non è lui, ma Jodi Montgomery. Lui si occupa della gestione economico-finanziaria del patrimonio della figlia.
Montgomery ha negato quanto affermato da Jamie Spears. Il suo avvocato ha diffuso una dichiarazione in cui Montgomery afferma di essere una «instancabile sostenitrice di Britney e del suo benessere».
Restano le parole pronunciate dalla cantante davanti al giudice. Descrivendo una telefonata col padre, Britney ha detto: «Ho pianto per un’ora e lui ha goduto ogni minuto di quella chiamata. Gli piace esercitare il controllo su una persona potente come me, gli piace avere la possibilità di far del male alla figlia. Voglio indietro la mia vita. Va avanti da 13 anni. Ora basta».
È una questione che verrà affrontata quando i rappresentanti della cantante presenteranno richiesta formale di porre fine alla tutela. La battaglia per la conservatorship continua.