Non aspettatevi di vedere Britney Spears sul palco nel breve futuro.
La cantante, in un lungo messaggio postato su Instagram questa domenica (in una giornata segnata da un certo oversharing di contenuti e post molto differenti tra loro), ha condiviso alcune riflessioni sui tredici anni di lavoro durante la conservatorship.
Sono stati parecchi, infatti, i problemi lavorativi che Britney ha dovuto affrontare in quel periodo, come raccontato dalla stessa artista. In particolare modo la cantante si è lamentata di come è stata trattata la sua immagine, ammettendo di apprezzare solo un videoclip di quel periodo, ovvero quello di Work Bitch. Sul lato fotografico, invece, Spears ha ricordato alcune esperienze spiacevoli, come quando dopo i tour le negavano di vedere le foto degli show, dichiarando di aver lavorato con «le persone più offensive del pianeta».
Anche i ricordi legati alla sua residenza di quattro anni a Las Vegas non sono positivi. L’artista ha ammesso di essersi sentita a disagio per il team scelto e per la quantità di ballerini con cui era costretta a performare, definendosi così «traumatizzata» da non riuscire a pensare di poter tornare sul palco in futuro.
«Sono abbastanza traumatizzata e incazzata che non penso che mi esibirò mai più in futuro; sono una persona testarda quando voglio», ha dichiarato in conclusione del post. Sebbene Spears avesse già paventato l’idea di smettere con le performance live, questa è la prima volta che lo dichiara da quando la conservatorship si è conclusa dieci mesi fa. L’ultima esibizione live di Britney Spears risale a quella residenza a Las Vegas, nel 2017, un silenzio rotto, almeno come pubblicazioni, da Hold Me Closer, il singolo in collaborazione con Elton John pubblicato a fine agosto.
In una dichiarazione rilasciata a Rolling Stone US, l’avvocato di Spears, Mathew Rosengart, si è complimentato con la popstar per il trionfo dopo tutti questi anni di battaglie legali: «Dopo la nostra dura battaglia – che abbiamo vinto – per terminare questa conservatorship, sono stato inondato di domande su cosa farà Britney in futuro. La mia risposta è semplice: “Per la prima volta, in tredici anni, a deciderlo sarà una e una sola persona: Britney”».