«Non ho alcun interesse a pagare 1200 dollari per andare a sentire gli U2 allo Sphere, per niente. Al massimo potrei pagare 100 dollari». Interpellato dalla rivista messicana ATMósferas Magazine, il leader degli Iron Maiden Bruce Dickinson ha detto la sua questione caro biglietti dei concerti. Alla domanda se l’alto prezzo dei ticket stesse avendo un impatto negativo sull’industria, Dickinson ha così risposto: «Dipende da che show stai facendo e da che pubblico c’è. Non starò qui a fare nomi perché oramai sono tanti gli artisti che ora chiedono 1200 dollari per un biglietto, tipo come succede a Las Vegas per andare a vedere lo show degli U2. Mi pare fosse 1200 dollari per un posto allo Sphere. Non ho alcun interesse a pagare 1200 dollari per andare a sentire gli U2 allo Sphere, per niente. Al massimo potrei pagare 100 dollari».
Dickinson ha così continuato: «Per me è importante che si provi a mantenere certi tipi di biglietti al giusto prezzo. Spiego meglio: tutti dicono che i biglietti di fronte al palco dovrebbe costare di più. E invece no, dovrebbero essere i più economici perché chi vuole andare sotto al palco sono i veri fan, i ragazzini, gente che non può spendere cifre pezzi. Sono loro le persone che devono stare devi, le persone che continuano a mantenere la musica viva».
«E poi ci c’è quella gente che potrebbe essere fan», ha proseguito il cantante «ma che vogliono portare la propria moglie e non voglio aver caldo e sudare. Sono quelli che stanno sulle gradinate, o posti del genere, e sì, questi biglietti dovrebbe essere prezzati diversamente». «Capisco comunque come i promoter cerchino di non perderci dei soldi e i promoter sono parte dell’ecosistema di quest’industria. Senza i promoter non ci sarebbero i concerti. È un equilibrio delicato, certo, ma comunque i prezzi dei biglietti sono troppo alti, certe cifre sono fuori di testa».