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Bruce Springsteen attacca Trump nella sua nuova canzone di protesta

Insieme al collaboratore storico Joe Grushecky, il Boss si scaglia contro l'amministrazione del presidente degli Stati Uniti, definendolo "un truffatore"
Bruce Springsteen durante la campagna per Hillary Clinton il 7 novembre 2016 a Philadelphia. Foto di Gilbert Carrasquillo/FilmMagic

Bruce Springsteen durante la campagna per Hillary Clinton il 7 novembre 2016 a Philadelphia. Foto di Gilbert Carrasquillo/FilmMagic

Bruce Springsteen torna a lavorare con il collaboratore di vecchia data Joe Grushecky, frontman degli Houserockers, per That’s What Makes Us Great, brano che si scaglia contro il presidente Trump senza mezze misure.

La canzone è stata trasmessa dall’emittente radiofonica SiriusXM, ed è in vendita sul sito ufficiale di Grushecky. «Avevo questo brano di cui avevo parlato a Bruce, gliel’ho inviato e gli è piaciuto», ha rivelato Grushecky al Pittsburgh Post-Gazette. «Ho chiesto a Bruce se voleva cantarci, così lui ha dato alla canzone il ‘trattamento Springsteen», ha poi aggiunto.

Il testo è una critica evidente all’amministrazione Trump, con il Boss che in un verso definisce il Tycoon “un truffatore”. E se Grushecky, nell’intervista al Gazette, si chiede come abbia fatto a diventare presidente un uomo che si prende gioco dei bisogni della gente, Springsteen non è nuovo alle polemiche contro Trump, con il Boss che durante la campagna della Clinton aveva dato del “imbecille” all’allora candidato Repubblicano.

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