Bruce Springsteen è una fonte inesauribile di sorprese. L’artista, classe 1949, si appresta a debuttare come regista per un cortometraggio. L’annuncio arriva con uno stringato messaggio ed una fotografia sul sito ufficiale del cantante. Titolo della prima prova di Bruce dietro la cinepresa è Hunter of Invisible Game, proprio come uno dei brani contenuto nella tracklist di High Hopes, ultima fatica in studio pubblicata all’inizio del 2014.
Il minifilm non verrà proiettato nelle sale, ma sarà visibile il 9 luglio a mezzanotte, ora statunitense (e circa sei ore dopo in Italia), sulla pagina ufficiale del Boss. Hunter of Invisible Game è frutto della collaborazione tra Springsteen e il regista Thom Zimmy, il quale da ben quindici anni si occupa di immortalare i momenti salienti della carriera di Bruce.
Zimmy vanta nel suo curriculum una copiosa serie di lavori che vedono come protagonista il Boss: oltre al recente documentario sulla realizzazione di High Hopes, il filmaker ha firmato la regia del video Bruce Springsteen & the E Street Band: Born in the U.S.A. Live e il docu-film Bruce Springsteen and the E Street Band: Live in New York City, grazie al quale nel 2001 si è aggiudicato un Primetime Emmy Award. Non ci sono ulteriori dettagli riguardo al corto, non resta che attendere il 9 luglio.
Nel frattempo, dopo un lungo tour che lo ha visto protagonista di live in Sud Africa, Oceania e USA, terminato il 18 maggio, Bruce Springsteen si lascia contagiare dalla “febbre da mondiale”. Intervistato a New York da TMZ Sports (il video lo trovate qui sopra), il Boss ha rilasciato un commento sul celeberrimo morso che Luis Suarez ha inferto a Giorgio Chiellini durante la partita Italia – Uruguay. “Che peso ha un morso durante una partita della Coppa del Mondo?”, ha chiesto Bruce al reporter che lo ha intervistato. Alla risposta che non esiste nessun provvedimento a riguardo, l’artista ha replicato: “Ce ne dovrebbero essere. Non c’è posto per i morsi nello sport”. Incalzato dal giornalista, alla domanda riguardante un suo ipotetico ingresso nel mondo dello sport dando vita ad una squadra di calcio come Bon Jovi, il Boss ha affermato: “Non credo, il Rock&Roll è già abbastanza duro”.