Il primo grande evento musicale ad essere raccontato attraverso Twitter sono stati gli MTV Video Music Awards del 2007 – sì, quelli che ricordiamo per il “grande ritorno” di Britney Spears, quelli di Pamela Anderson e Tommy Lee, di Jay-Z e Beyoncé. Il servizio gratuito di social networking fondato da Jack Dorsey, Evan Williams, Christopher Isaac “Biz” Stone e Noah Glass esisteva da circa un anno, ma il cinguettio legato a grossi eventi musicali è stato sdoganato proprio grazie alla prima partnership con MTV.
Dieci anni dopo la mole di tweet generati durante i grossi eventi, musicali e non, ha raggiunto livelli che quel 21 marzo del 2006 il team di sviluppatori non avrebbe potuto neanche lontanamente immaginare. «Sto solo impostando il mio twttr» digita per la prima volta il giovane Dorsey, uno dei fondatori del social, anche se in quel momento non c’era ancora nessuno in grado di leggere il suo primo messaggio. Forever alone? Assolutamente no, quel tweet ora ha più di 4.000 retweet e “mi piace”.
just setting up my twttr
— Jack (@jack) 21 marzo 2006
Il 23 agosto 2007 l’avvocato Chris Messina propone, sempre su Twitter, di utilizzare il carattere cancelletto per raggruppare alcune tematiche, inventando così l’hashtag. Nel 2009 verrà introdotto il collegamento ipertestuale per raccogliere i tweet, e dal 2010 gli hashtag più utilizzati entrano a far parte dei trending topics. Nel 2012 anche Facebook introdurrà i propri hashtag. Tra i primi a cinguettare in Italia c’è Jovanotti, innovatore seriale, che decise a utilizzarlo per presentare il videoclip di Baciami Ancora, colonna sonora dell’onomimo film di Muccino.
Baciami Ancora. Il video: http://www.youtube.com/watch?v=jsCCnpcGEWI — Lorenzo Jovanotti (@lorenzojova) 3 gennaio 2010
Justin Bieber just flashed me his abs in the middle of a restaurant! Wow! He actually had a lil 6 pack! Sexy,lol!#Beliebersplzdontkillme
— Rihanna (@rihanna) 16 novembre 2010
I’m beautiful in my way, ‘cause God makes no mistakes. I’m on the right track, baby. I was Born This Way. — Lady Gaga (@ladygaga) 21 ottobre 2010
Nel 2012 gli MTV Music Awards generano 14.7 milioni di tweet con l’hashtag #MTVMusicAwards2012, un nuovo record. L’apice del programma è la premiazione dei One Direction per il miglior video pop, che genera 97.3 tweet al minuto – dando vita all’incredibile fenomeno social delle directiones, che nel 2015 raggiungerà numeri da far girare la testa. Ma anche il rapper sud coreano PSY sul red carpet ci è andato giù presante:
#VMARedCarpet PSY!! Dance for me, immediately. pic.twitter.com/5Pghztcx
— MTV (@MTV) 6 settembre 2012
Ma Twitter ha soprattutto il grande potere di mettere in contatto gli artisti direttamente con il loro pubblico, nel bene e nel male. Ricordate la video-risposta di Ryan Gosling realizzata su Vine? Quella dedicata alla memoria del videomaker Ryan McHenry, creatore di uno dei meme più divertenti del web, morto nel 2015 causa di un raro cancro alle ossa.
Anche l’addio di Justin Bieber alla sua fan malata di cancro è stato un momento toccante:
RIP Avalanna. i love you
— Justin Bieber (@justinbieber) 26 settembre 2012
Twitter è anche il posto in cui è possibile far rivivere il ricordo dei grandi artisti scomparsi: dagli ex colleghi ai fan, chiunque di noi può partecipare al cordoglio per il proprio idolo. L’11 gennaio di quest’anno la morte di David Bowie è stata confermata dal figlio Duncan Jones su Twitter, ma la prima “morte celebre” su Twitter è stata sicuramente quella di Michael Jackson nel 2009 seguita da quella di Amy Whinehouse nel 2011, celebrata attraverso l’hashtag #RIPAmyWinehouse. Ma sono tanti gli artisti ad aver ricevuto un caloroso ultimo saluto su Twitter: da Whitney Houston nel 2012, agli italiani Enzo Jannacci, Lucio Dalla, Pino Daniele e Lemmy Kilmister tra i più ricordati di questi 10 anni.
Very sorry and sad to say it’s true. I’ll be offline for a while. Love to all. pic.twitter.com/Kh2fq3tf9m — Duncan Jones (@ManMadeMoon) 11 gennaio 2016
Ma cinguettare è anche lo sport preferito dagli hater, qualcosa di simile al girone dei litigiosi, a partire dal caso dell’onorevole Maurizio Gasparri che litiga con Fedez lanciando l’hashtag #cosodipinto. Per non parlare dei deliri di onnipotenza di Kanye West. Ma Twitter è anche un posto meraviglioso in cui possiamo ricordarci, ogni tanto, di quanto siamo umani, come è successo in occasione dell’ironico scambio di tweet tra Ezio Bosso e Spinoza dopo la commovente esibizione di Sanremo 2016:
La classifica dei musicisti più seguiti al mondo su Twitter è ancora dominata da Katy Perry (84m followers), seguita da Justin Bieber (76.7m followers) e Taylor Swift (la più amata da Alessandro Cattelan vanta più di 72.5m followers). La classifica degli italiani è dominata invece da Lorenzo Jovanotti a.k.a. @lorenzojova (3.1m followers) , seguito da Laura Pausini (2.1m followers) , Miguel Bosè (1.8m followers), Luciano Ligabue (1.8m followers) , Emma Marrone (1.7m followers) , J-Ax (1.4 m followers) , Marco Mengoni (1.2 m followers) , Fabri Fibra (1.1m followers) , Tiziano Ferro (1.1m followers) e Fedez (1.1m followers)