«Cambia questa legge del caxxo»: continua lo scambio tra Vasco Rossi e Matteo Salvini | Rolling Stone Italia
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«Cambia questa legge del caxxo»: continua lo scambio tra Vasco Rossi e Matteo Salvini

Che Paese incredibile è quello in cui un rocker è costretto a spiegare una norma al ministro che l’ha fortemente voluta

«Cambia questa legge del caxxo»: continua lo scambio tra Vasco Rossi e Matteo Salvini

Vasco Rossi

Foto: Giovanni Menici/Netflix

Continua lo scambio via social tra Vasco Rossi e Matteo Salvini. Com’è noto, il nuovo codice della strada entrato in vigore prevede che la sospensione della patente non solo giustamente a chi guida in stato di alterazione, ma anche a chi risulta positivo al test sull’uso di sostanze stupefacenti, uso che può essere stato fatto nei giorni precedenti. In altre parole: se sei perfettamente lucido, ma nel tuo organismo sono rimaste tracce dell’assunzione di qualche sostanza, se le forze dell’ordine decisono di sottporti a un test puoi essere punito con la sospensione della patente.

Sabato scorso Vasco ha pubblicato un video in cui dice che «Matteo Salvini ha fatto in modo – per il vostro bene – che se avete fumato una canna anche una settimana prima e venite fermati, potete essere arrestati immediatamente e vi viene ritirata la patente per tre anni». E poi, sarcasticamente: «Questo il Ministro Salvini ha deciso per il vostro bene».

Salvini ha risposto ieri con scrivendo che «al grande Vasco non serve che risponda io». Però poi nello stesso post Instagram gli risponde distorcendone le parole (Rossi non ha protestato perché non ci si può mettere al volante dopo aver fatto uso di «alcune droghe», ha parlato di farsi una canna una settimana prima di mettersi al volante). «Io sono stato a tanti concerti a Milano piuttosto che a Roma di Vasco Rossi, mi piace molto come cantante», dice Salvini nel video. «È contrariato perché dice che se uno usa alcune droghe e poi si mette al volante rischia qualcosa, ebbene invito Vasco Rossi non a confrontarsi con la politica o col ministro Salvini, ma a farsi due chiacchiere con quei troppi genitori che hanno perso troppi figli per colpa di chi si è messo alla guida avendo utilizzato delle droghe. Siamo liberali, siamo libertari, ognuno della sua vita fa quello che vuole, ma la droga è morte, ogni tipo di droga è sempre e comunque morte».

Che a Salvini piaccia Vasco è risaputo. Indimenticabile il suo tweet del luglio 2013: «Gran serata coi Fratelli Leghisti. Ginepro, assenzio, limoncello e ora… sereni al volante con Vasco! Liberi liberi siamo noi!!!». Ma che un ministro finga di non capire la differenza tra guidare subito dopo avere assunto droghe e mettersi al volante una settimana dopo essersi fatto una canna è incredibile. Il problema, però, Salvini lo conosce, eccome. È spiegato bene sul sito del suo Ministero: la nuova legge «prevede che la sola assunzione e conseguente positività alle droghe comporti la punibilità. In passato, invece, era necessario provare lo stato di alterazione per poter irrogare una sanzione». Tant’è che Salvini ha chiesto la creazione di un tavolo di lavoro per far sì che non vengano sanzionati i soggetti che fanno uso di cannabis terapeutica.

La differenza gliel’ha ricordata Vasco in un altro post Instagram: «Caro Salvini, io non devo confrontarmi con nessuno altri che te… Io non scrivo le leggi. Vorrei ti confrontassi tu con tutti quelli che, senza patente, perderanno il lavoro e non potranno più andare a lavorare (già la patente, non serve solo per andare in giro la notte a divertirsi.) Sono vicino anch’io (come tutti) ai parenti delle vittime di incidenti stradali causati da ubriachi o drogati al volante. Ma la tua nuova legge, Salvini, non previene questo. NON SALVA NESSUNA VITA! Punisce e arresta chi perfettamente lucido al volante, può avere assunto cannabis o addirittura fumo passivo Anche nei giorni precedenti al momento della guida! Questo NON È RIDURRE gli incidenti stradali, ma è fare propaganda sulla pelle delle persone e perseguitare una minoranza che non può difendersi. Riprenditi ti prego, e cambia questa legge del caxxo!».

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