Un cielo Windows 95, azzurro con nuvoloni bianchi.
Una mitragliata di scritte gotiche: SANTA ROMA.
Apre così Santa Roma, il nuovo video di Capibara che anticipa il prossimo disco del producer capitolino, fuori oggi per La Tempesta. Il suono scuro di una borgata dai ritmi esotici deturpati. Jamie XX stuprato a San Giovanni. Capibara continua il percorso di violenza dancefloor cominciato con Fantino (vi consigliamo di recuperarvi il video), portandoci nell’oscurità del suono elettronico europeo.
Il video di Santa Roma, curato da Karol Sudolski è totale. Un’overdose di digitalizzazione plastica a metà tra il videogioco e i bugs di Windows. Siamo tra il seno triangolare del primo Tomb Raider, i quadricipiti poligonali di Virtua Striker 2, le skins di Winamp. Tutto spinto nel futuro. Prendete Star Guitar dei Chemical Brothers, diretto dal genio di Gondry, e lanciatelo a ritmo di Need For Speed: Most Wanted in una Roma papale e iconica. Sudolski, dopo i suoi lavori per Fabri Fibra, Mecna e – soprattutto – L I M (il capolavoro filmico di Rushing Guy, in coppia con Giorgio Calace), si getta nell’accelerazionismo visivo, divorando lo spettatore, flashandolo come dentro una sala giochi giapponese atonale. Lasciati allucinare perché sei dentro un Matrix. O meglio: sei dentro Classical Curves dei Jam City.
Santa Roma non farà numeroni e non farà soldoni. Ma è sicuramente uno di quei lavori che alzano il livello. Una di quelle piccole gemme che perdiamo nel mare dell’internet e che rimangono negli occhi dei più attenti e dei più aperti. Per questo motivo è un dovere segnalarvelo. In un paese dove ci si lamenta troppo spesso di non essere nemmeno al livello europeo – ecco – Capibara e Sudolski ci mandano a fare in culo. Grazie per averlo fatto regà.