Caro Emerald, Lana Del Rey, Kelis, Ellie Goulding, M.I.A., Anna Calvi, Goldfrapp. Sfilata di giovani bellezze esotiche la settimana scorsa sul palco di Glastonbury, ma il gossip era tutto concentrato su una bellissima d’altri tempi: Dolly Parton. La regina del country, 68 anni compiuti a gennaio, è infatti la paladina di un nutrito gruppo di “signore del rock” che non hanno alcuna intenzione di appendere il microfono al chiodo.
L’attrice, cantante e produttrice, autrice della splendida I Will Always Love You, portata poi al successo da Whitney Houston, ha presentato al festival britannico il suo 42° album Blue Smoke, uscito in Europa il 9 giugno scorso, che le ha permesso di registrare il record di pubblico dell’intera kermesse: 100mila fan in visibilio davanti alla sua chioma fluente e all’ugola d’oro. Tra lodi e ammirazione, però, qualche detrattore ha accusato la platinata artista di aver fatto un uso smodato del playback durante l’esibizione: “Le tette sono finte, la voce no”, ha risposto Dolly con la consueta ironia che la contraddistingue, la stessa che l’ha convinta ad adottare il cane trovatello al quale i festivalieri avevano dato il suo nome.
Stesso punto di platino ed immutato carisma per Deborah Harry, classe 1945, anche lei protagonista di Glastonbury con gli immancabili Blondie e un nuovo disco, Ghosts Of Download, uscito a maggio. Tredici tracce (oltre a 3 bonus track) registrate in compagnia di colleghi illustri, come ad esempio Beth Ditto, cantante dei Gossip.
Di featuring improbabili – ma decisamente ben riusciti – è pieno il nuovo album di Yoko Ono dal titolo Take Me to The Land of Hell, in cui compaiono, tra gli altri, i Beastie Boys e Lenny Kravitz. La vedova di John Lennon, 81 anni, ha energia e ispirazione in abbondanza, tanto che di recente ha pubblicato anche il libro Acorn. Chissà se tra gli scaffali delle librerie Yoko si troverà in compagnia di Kim Gordon, un’altra signora del rock il cui carisma sembra non subire i graffi del tempo. La chitarrista dei Sonic Youth, 61 anni, porta avanti un progetto parallelo di nome Body/Head con esordio discografico recente intitolato Coming Apart, e sta lavorando all’autobiografia Girl in a Band.
La più giovane del girone, a “soli” 56 anni, è Joan Jett, anche lei fresca di album solista, Unvarnished, che ha avuto buoni piazzamenti nelle classifiche internazionali. Non che a lei importi molto della fama o della sua proverbiale Bad Reputation.