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Caso Beyoncé in Italia: Tiziano Ferro costretto a spiegare che «non scelgo io chi suona a San Siro»

I social sono un posto incredibile: c'è chi pensa che Tiziano Ferro sia il Jep Gambardella degli stadi, che non vuole solo partecipare ai concerti, vuole avere il potere di farli fallire

Foto: Mason Poole/Getty Images (1)/Giovanni Gastel (2)

«Mi sento un po’ cretino a doverlo precisare». È un passaggio della storia di Instagram con la quale Tiziano Ferro ha dovuto spiegare – incredibile, ma vero – che «non scelgo io chi suona a San Siro».

È tutto partito da una storia Instagram dell’account Beyoncé Tribe Italia riguardo al fatto che la popstar ha annunciato un tour da cui è escluso (almeno per ora) il nostro paese. Nella storia si diceva che «dopo l’impossibilità di realizzare un concerto a metà giugno a San Siro a causa del tour di Tiziano Ferro che occuperà lo stadio per quattro giorni, è stata riaperta una trattativa per inizio giugno».

Pur trattandosi di un caso di normale intasamento dei luoghi in cui si tengono i concerti estivi e pre-estivi, sui social sono seguiti non solo battute, ma anche commenti come «Beyoncé non riesce a venire in Italia per colpa di Tiziano Ferro», «Tiziano Ferro che boicotta Beyoncé», «mi state dicendo che Beyoncé non viene in Italia perché è stata sfrattata da Tiziano Ferro? Ma a che livelli siamo arrivati?», «mi sento male per Beyoncè che viene sfrattata dal suolo italico non una, ma due volte. Prima Albertone nazionale al Colosseo e ora Tiziano Ferro a San Siro», «la signora Beyoncé sfrattata da Tiziano Ferro» e così via.

I commenti sono diventati evidentemente troppi (e surreali) e ieri Ferro s’è visto costretto a spiegare che non ha sfrattato nessuno (e che, tra l’altro, non è prevista una quarta data a San Siro, dove si esibirà il 15, il 17 e il 18 giugno 2023).

«Ma secondo voi» scrive Ferro «io ho davvero il potere di decidere chi può andare o meno a fare concerti a San Siro?!? Dai, ragazzi, per favore, ma usiamo l’intelletto: è chiaro che si tratta di #fakenews».

«Innanzitutto non è vero che c’è una mia quarta data a San Siro. E poi – se fosse necessario spiegarlo – tutti noi artisti dobbiamo rimetterci alle istituzioni competenti in campo di permessi e agibilità. Non è nelle mie competenze né nelle mia possibilità poter scegliere chi suona o meno nello Stadio di San Siro. Mi sento un po’ cretino a doverlo precisare ma evidentemente è necessario farlo».

Ferro va oltre ed entra nella tribù di chi pensa che le «autorità competenti» debbano fare qualcosa circa il concerto di Beyoncé: ««Dirigiamo quindi i messaggi di lamentela alle autorità e alle istituzioni competenti. Soprattutto perché ci voglio andare pure io al concerto di Beyoncé!!!! #queenbey» (anche l’account Beyonce Tribe Italia ha fatto una storia chiedendo qual è «il senso di scrivere in massa a Tiziano che era di troppo»).

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