In un trailer per un documentario che uscirà tra una decina di giorni, le persone che hanno conosciuto e hanno lavorato con Diddy raccontano la loro esperienza e dicono la loro sulle accuse gravissime mosse contro il cantante e discografico.
Il documentario s’intitola Diddy: The Making of a Bad Boy e negli Stati Uniti verrà diffuso il 14 gennaio dalla piattaforma Peacock. Dura 90 minuti e racconta l’intera storia di Sean Combs anche tramite interviste ad amici d’infanzia, un ex guardia del corpo, una make-up artist, una stagista, vari collaboratori. Ci sono anche immagini mai viste prima dei party a casa dei Diddy e nel suo studio.
Dice la sua anche il musicista e produttore Al B. Sure!, che firmò con la Uptown Records nel periodo in cui lo fece Combs ed ebbe una relazione con Kim Porter prima di lui. «C’è qualcosa che non va», dice nel trailer poco prima che una voce maschile resa anonima da un filtro affermi che «sono stato al fianco di Sean per un bel pezzo. Quando la luce in studio o in una stanza era rossa voleva dire che stava facendo sesso. E di certo alcune delle ragazze che erano con lui erano minorenni». Una donna afferma che «mi dissero che potevano prendermi e vendermi a chiunque».
I difensori di Combs dicono di avere fiducia nella giustizia e che «in tribunale prevarrà la verità: Mr. Combs non ha fatto traffico di esseri umani a scopo sessuale, né ha mai violentato nessuno, uomo o donna, adulto o minore che sia».
Combs è ancora rinchiuso in attesa di processo, senza possibilità di uscire su cauzione, al Metropolitan Detention Center di New York. È stato arrestato il 16 settembre. Il processo dovrebbe iniziare a maggio. Si è dichiarato innocente. In caso di condanna, rischia l’ergastolo.