Céline Dion potrebbe esibirsi alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi | Rolling Stone Italia
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Céline Dion potrebbe esibirsi alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi

La cantante è arrivata a Parigi questo lunedì. Se le impressioni si confermassero, si tratterebbe della prima esibizione dal vivo di Dion dopo la diagnosi di sindrome della persona rigida

Céline Dion potrebbe esibirsi alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi

Céline Dion

Foto: Ian West/PA Images via Getty Images

Céline Dion è arrivata a Parigi lunedì e, secondo Variety che riporta la notizia in esclusiva, alloggerebbe al Royal Monceau, vicino agli Champs-Élysées, stesso albergo in cui sarebbe ospitata Lady Gaga, che nei giorni scorsi aveva fatto parlare di sé come possibile candidata a salire sul palco in occasione della cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici di Parigi, questo venerdì.

Rumor has it, quindi, che anche l’artista canadese potrebbe essere tra i performer della cerimonia del 26 luglio, che arriverà davanti alla Tour Eiffel dopo un viaggio lungo la Senna e fino al Trocadéro. È la prima volta nella storia che la cerimonia si tiene fuori da uno stadio. La parata, che avverrà sull’acqua del fiume, coinvolgerà 3.500 performer tra attori, cantanti e ballerini.

Non sarebbe invece la prima volta per Dion alle Olimpiadi: già nel 1996 si era esibita durante la cerimonia per l’apertura dei Giochi di Atlanta, per la quale aveva eseguito The Power of the Dream. Se la cantante dovesse davvero salire sul palco olimpico venerdì, si tratterebbe della sua prima esibizione dal vivo dal 2022, quando fermò la propria attività a seguito della diagnosi di sindrome della persona rigida, condizione che inibisce il controllo dei muscoli e che dunque rende difficile o impossibile cantare.

Variety aggiunge che, per ora, lo staff dell’artista non ha risposto alle richieste di commento. Speculando però su quanto dichiarato da Dion ad aprile in un’intervista a Vogue Francia, tornare a cantare davanti alla Tour Eiffel chiuderebbe una sorta di cerchio: «Ho deciso di lavorare con tutto il corpo e tutta l’anima, dalla testa ai piedi, insieme a un team medico. Voglio essere al massimo delle mie potenzialità. Voglio tornare a vedere la Tour Eiffel!».