Era dal 1979 che un artista bolognese non calcava il palco dello Stadio Renato Dall’Ara, l’arena dove in cui scendono in campo i rossoblù di Bologna, sua squadra del cuore tanto da voler dedicare una copertina speciale di Rolling Stone proprio al team felsineo. Un’assenza di quasi trent’anni, quella degli artisti bolognesi dallo stadio di Bologna, che sarà proprio lui, Cesare Cremonini, a infrangere dopo l’ultimo concerto targato 1979, quando sul palco saliva Lucio Dalla insieme a De Gregori per il tour di Banana Republic.
Non è un caso, infatti, che Bologna abbia risposto all’appello dell’ultimo erede di una tradizione musicale di cui la città va orgogliosa, confermando un sold out annunciato e bruciando i biglietti per il concerto del prossimo 26 giugno in appena quattro mesi dall’apertura delle vendite. Il concerto al Dall’Ara sarà infatti la degna chiusura di un tour che vedrà suonare Cesare Cremonini negli stadi italiani, chiusura che vedrà l’artista trionfare davanti alla sua città.
Le sorprese, inoltre, non finiscono qui dato che da questo venerdì sarà in radio Nessuno vuole essere Robin , secondo estratto da Possibili Scenari, il disco della maturità con cui Cremonini ha confermato di essere uno degli artisti di punta della scena italiana. Il singolo, ballad piano-voce, fra i brani più intimi del disco, è una confessione in cui si mette a nudo la paura di mostrarsi fragili, in una società come quella moderna in cui, come canta Cesare, vogliamo essere “Tutti col numero dieci sulla schiena, e poi sbagliamo i rigori”: «Questa canzone – come ha spiegato Cremonini – è un flusso di coscienza personale, mi è esplosa fra le mani come una detonazione ininterrotta dall’inizio alla fine del brano». In contemporanea con l’uscita del singolo, verrà presentato il videoclip della canzone girato tra Bologna e Londra e diretto da Giorgio J. Squarcia.