Chris Brown è accusato di avere drogato e stuprato una donna a bordo di uno yacht attraccato presso Star Island, la villa di Diddy a Miami. Lo si apprende dai documenti relativi alla causa intentata al rapper che Rolling Stone ha consultato.
L’accusa è mossa da una coreografa professionista, ballerina, modella e artista musicale in visita a Miami, che nei documenti viene chiamata genericamente Jane Doe. Lei e un’altra persona sono state invitate sullo yacht lo scorso 30 dicembre da un amico in comune con Brown. L’uomo era al telefono con lei quando il rapper è intervenuto e le ha detto che «aveva sentito la sua musica e che doveva venire il prima possibile a casa di Diddy».
La donna è salita sullo yacht e, secondo la ricostruzione dei documenti con cui il rapper viene citato in giudizio, Brown le avrebbe offerto qualcosa da bere in cucina. I due hanno parlato della carriera musicale di lei e «Brown le ha dato qualche consiglio su come muoversi nell’industria». Il rapper le avrebbe riempito di nuovo il bicchiere. A quel punto Doe si è sentita «disorientata, fisicamente instabile e ha cominciato ad addormentarsi e svegliarsi più volte».
Secondo i documenti relativi alla causa, Doe è stata portata lungo un corridoio e in una stanza da letto. Brown ha chiuso la porta per impedirle di scappare, l’ha spogliata e stuprata. Il rapper sarebbe venuto dentro di lei annunciando di «avere finito». All’indomani, Brown avrebbe chiesto alla donna di prendere la pillola del giorno dopo.
I rappresentanti di Brown non hanno risposto alla richiesta di un commento.
«Dobbiamo sradicare questo tipo di comportamento dalla società», ha detto Ariel E. Mitchell, che con George Vrabeck è il rappresentante legale della donna. I danni sono stati quantificati in 20 milioni di dollari, più indennizzi e spese legali.
Questo articolo è stato tradotto da Rolling Stone US.