Chris Martin sa come sarà la fine dei Coldplay dal 1999 | Rolling Stone Italia
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Chris Martin sa come sarà la fine dei Coldplay dal 1999

Il frontman ha rivelato la sua visione per l'album finale dei Coldplay e per cosa verrà dopo. Ma il suo bassista rincuora i fan: «Non siamo vicini al pensionamento»

Chris Martin sa come sarà la fine dei Coldplay dal 1999

Chris Martin

Foto: Yana Yatsuk x Rolling Stone US

Nel 1998, i Coldplay fanno il primo passo con Safety, il loro EP di debutto. Il disco contiene solo tre canzoni, una delle quali – No More Keeping My Feet on the Ground (Non voglio più tenere i piedi per terra, ndt) – ritornerà come lato B di Yellow due anni dopo. Sarà quel gran salto nel vuoto a dare inizio a una caduta libera lunga decenni durante i quali le canzoni sembreranno arrivare a Chris Martin come da qualche fonte segreta per essere trasformate in successi dei Coldplay. Ed è stato più o meno in quel momento che il frontman ha capito cosa attendeva la band alla fine.

Martin ha illustrato il piano nella cover story dei Coldplay su Rolling Stone. A un certo punto, in un futuro non troppo lontano (ma nemmeno esplicitamente definito), i Coldplay pubblicheranno il loro ultimo album. Sarà il loro dodicesimo, e non sarà molto diverso da Safety. «La copertina di quest’ultimo album la conosco dal 1999», ha detto Martin a Rolling Stone. «È una fotografia dello stesso fotografo che ha scattato la copertina del nostro primo EP». La copertina di Safety è un’immagine sfocata e in bianco e nero di Martin. È stata scattata da John Hilton, amico di scuola del chitarrista Jonny Buckland.

I Coldplay hanno pubblicato solo 500 copie dell’EP. È uno dei primi reperti fisici della loro carriera. Martin ha descritto il loro ultimo album come una sorta di ritorno a casa per quanto riguarda il suono e, con il riferimento alla copertina, anche in senso visivo. Ma non si sente troppo sentimentale al riguardo. Il musicista sa già da un po’ di tempo che l’inizio della fine dei Coldplay come gruppo discografico sarà il musical animato che sta attualmente scrivendo con il suo migliore amico e direttore creativo Phil Harvey. Poi, i Coldplay chiuderanno tutto, più o meno.

Non ci saranno più album né immagini di copertina sfocate tra cui scegliere. Ma ci saranno ancora spettacoli dal vivo – e forse qualche canzone, se il bassista Guy Berryman dovesse aver ragione. «Chris non smetterà mai di scrivere, quindi la prendo con le pinze», ha detto Berryman. «Siamo ancora lontani anni da qualsiasi tipo di pensionamento. Ma credo che si debba avere un piano. Se stai correndo una maratona, sai che devi correre per 26 miglia. Ma se qualcuno ti dice: ‘Ok, inizia a correre e non fermarti’, è piuttosto difficile restare motivati».

Martin ha aggiunto: «Un giorno pubblicheremo una raccolta chiamata Alphabetica che sarà costituita da un sacco di outtakes e di canzoni che non sono state inserite da nessuna parte, sarà un compendio. Faremo una canzone che inizia con la A e una che inizia con la B, perché ce n’è abbastanza per farlo – solo non abbiamo canzoni con la Q. Questa cosa mi è rimasta impressa».

Nel 2010, Hilton ha riflettuto sul servizio di copertina, ricordando: «C’erano foto sfocate e foto nitide, ma quella sembrava proprio strana. Immagino che all’epoca lo giustificassi come un tentativo di catturare un movimento sul palco di Chris, la sua follia. Era qualcosa di oscuro, alla Radiohead, un’estetica che piaceva a tutti in quel periodo».

Il fotografo ha inoltre spiegato che il titolo Safety derivava dalla parola scritta sulla pellicola della macchina fotografica, nascosta fino a quando non si è rivelata sull’immagine stampata. «Erano felici di lasciarla lì. Quindi il nome è nato dall’immagine», ha detto. «Non è assolutamente una fotografia brillante, ma il motivo per cui mi piace è che si tratta di una fotografia di un ragazzo al college, o meglio, di alcuni ragazzi al college che poi sono diventati una grande band. Quindi, da questo punto di vista, sono molto soddisfatto».

Traduzione da Rolling Stone US.

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