Boosta: «Facciamo un disco solo quando ne abbiamo voglia. Questa volta c’era il sogno, il desiderio. È andata meglio di quanto potessimo pensare. Dopo 18 anni insieme, grazie che ci chiamate ancora ragazzi».
Vicio: «L’ho visto nascere proprio dal punto di vista del cuoco! Ho cucinato per tutti e cinque, davvero! Dal punto di vista musicale, vedo che il gusto musicale si è amalgamato».
Ninja: «Abbiamo avuto dei momenti molto difficili, delegando vari aspetti della nostra produzione».
Max: «La foresta evoca senso di smarrimento che permea tutti i brani. Non ci sono grandi verità che cadono dall’alto».
Samuel: «Ci sentiamo spiazzati da quel che succede nella musica oggi in Italia, per questo ci sentiamo più vicini a un artista come Pistoletto» (che, sul nostro numero in edicola, gli ha dedicato una delle sue opere).