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Colapesce suona Neil Young per raccogliere fondi per la sua crew

«La musica è stata messa in ginocchio e tutta la parte tecnica ancora di più», dice il cantautore
. «C’è solo un modo per fruire la musica dal vivo: dal vivo; e sarebbe impossibile senza i tecnici»

Foto: Giulia Razzauti

«Mi mette a disagio la musica live nelle dirette dalle proprie case, ci ho pure provato. C’è solo un modo per fruire la musica dal vivo: dal vivo; e sarebbe impossibile farlo senza i tecnici», dice Colapesce per presentare le cover di Neil Young che ha registrato per raccogliere fondi per la sua crew. Il progetto si intitola Off the Beach e contiene cinque brani: Philadelphia, For the Turnstiles, Tell Me Why, Harvest ed Expecting to Fly.

«La musica è stata messa in ginocchio e tutta la parte tecnica ancora di più. Ho rifiutato parecchie iniziative e non per snobismo, ma ho pensato che forse questo è un periodo per riflettere più che per mostrarsi. Non è una critica a chi lo fa, è un punto di vista», spiega Colapesce. «Da quasi 2 mesi sono isolato e ho scoperto a che ora mangia e il percorso abituale di Pantani, la mia tartaruga e quale lato dell’ibiscus predilige la Gatta Anna in base alle temperature. Ho ritrovato una scheda audio vecchia 10 anni e piena di polvere, poi ho comprato online una nuova chitarra per astinenza dato che mi trovo lontano da dove vivo abitualmente e ho suonato un po’ di pezzi del mio cantautore preferito». Insieme a Colapesce, nell’album c’è il violino di Giulia Emma Russo, che ha scattato anche la foto di copertina. Potete ascoltarlo – e supportare i tecnici del cantautore – sul suo profilo Bandcamp.

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