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Come sarà il Super Bowl di Rihanna?

Ne ha parlato Adam Blackstone, il direttore musicale del prossimo Halftime Show

Foto press

Adam Blackstone è bassista, musicista (Round Midnight dal suo album del 2022 Legacy è candidata ai Grammy) e direttore musicale per Justin Timberlake, Rihanna, Janet Jackson, Alicia Keys, Maroon 5, Eminem e altri. In pratica, è l’uomo che sta dietro alla musica e agli arrangiamenti che si sentono ai concerti di molte popstar americane. Ha anche contributo alle serate degli Oscar, a The Voice, alle cerimonie dei Grammy e di premi di VH1, MTV, BET.

Blackstone ha anche lavorato agli ultimi tre Halftime Show, quelli che hanno portato il Super Bowl ancora più profondamente nella cultura pop contemporanea, compreso quello del 2022 con Dr. Dre, Snoop Dogg ed Eminem che è stato premiato con un Emmy.

Ora si sta occupando della parte musicale dell’Halftime Show del cinquantasettesimo Super Bowl che domenica 12 febbraio segnerà il grande ritorno sulle scene di Rihanna. Il suo ruolo prevede tra le altre cose di collaborare con l’artista nel mettere a punto la scaletta.

«Che storia vogliamo raccontare durante lo show? Come vogliamo iniziare? E come chiudere? Dove piazziamo i picchi? Il mio lavoro consiste nel mettere a punto i pensieri di Rihanna e trasformarli in uno spettacolo di musica dal vivo», ha detto il musicista a Rolling Stone US. «Nel corso della carriera Rihanna ha spaziato dall’EDM al pop, dall’hip hop alle ballate. Stiamo perciò preparando una scaletta in grado di soddisfare ogni tipologia di fan, ognuna delle quali ha una sua Rihanna e delle canzoni preferite».

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Sarà quello che gli americani chiamano un catalog show. «Gli artisti che vengono scelti hanno un gran numero di hit che tutti conoscono, dagli adolescenti ai nonni. Il bello, quindi, è che Rihanna non può sbagliare con la scaletta perché ha pezzi incredibili. Ci sono canzoni che sono parte integrante della nostra cultura e che quindi dobbiamo fare. Si tratta solo di capire come».

Dagli ultimi tre Halftine Show, Blackstone ha imparato ad essere paziente. «Ho capito che a volte è necessario modificare delle cose per assicurarsi che tutti si sentano rispettati, parlo del linguaggio e cose del genere. Bisogna imparare a gestire altre cose oltre alla musica. Organizzando un concerto all’interno della partita più importante dell’anno hoanche compreso che la musica contribuisce a far progredire la cultura. C’è gente che accende la tv solo per vedere il concerto».

Rihanna, dice ancora Blackstone, «è creativa e cerca sempre qualcosa di nuovo. Sarà uno show diverso da qualunque cosa abbiate mai visto in passato, con lei cerchiamo sempre di spingerci un passo oltre».

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