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Cos’è successo ieri sera al concerto di Bruce Springsteen a Ferrara

Tre ore di show, repertorio collaudato, entusiasmo. Nessun riferimento (almeno apparentemente) al dramma dell’Emilia-Romagna, proteste per il fango e per il deflusso difficoltoso, ritardi e problemi nel raggiungere il luogo del concerto. Se ne parla anche all’estero

Foto: Rob DeMartin

Tre ore di concerto, repertorio ampiamente collaudato, nessun riferimento (almeno apparentemente) al dramma dell’Emilia-Romagna. Lo show di ieri sera di Bruce Springsteen e la E Street Band al Parco Urbano Giorgio Bassani di Ferrara ha dato il via simbolicamente alla stagione dei grandi concerti all’aperto in Italia e anche a quella delle grandi polemiche.

Chi pensava che Springsteen avrebbe trasformato la performance in un caldo abbraccio alle popolazioni colpite dall’alluvione, nelle ore in cui il conto dei morti saliva a 13, è stato deluso, così come (e non erano pochi, a giudicare dai social) sperava in una grande débâcle per dimostrare che il concerto non andava fatto.

Le polemiche sull’opportunità di confermare lo show – per non occupare forze dell’ordine e soccorsi e per i problemi di viabilità, ma soprattutto in segno di cordoglio per i morti e di rispetto per gli sfollati – sono arrivate anche all’estero, con articoli ad esempio sul Guardian (“Bruce Springsteen criticised for not cancelling Italy gig after deadly floods”) e l’Independent (“Bruce Springsteen condemned over ‘scandalous’ failure to cancel Italy show despite deadly floods”).

Di mezzo ci si è messa anche la politica e sui social Springsteen è diventano un «piddino amerikano» milionario che se ne frega del dolore della gente, con un’ondata di anti-americanismo a volte greve, a volte leggero («Bruce, Torn in the U.S.A.»).

Nella polemiche è intervenuto anche Vittorio Sgarbi, difendendo la scelta di tenere il concerto in un video titolato “Springsteen è come Beethoven”: «Il lutto si può osservare anche sentendo la musica. Il concerto di Springsteen che si farà a Roma viene per caso sospeso? Soltanto perché sei un po’ più vicino e non hai avuto danni devi sentre maggior dolore? Il dolore è lo stesso, il rispetto per la musica è lo stesso».

Sui social, molti hanno segnalato difficoltà dovute al terreno fangoso per via delle piogge abbondanti nei giorni precedenti.

«Gli operai» riporta La Nuova Ferrara «hanno passato la mattina a lavorare per rendere agibile il terreno, ancora allagato e pieno di fango, spargendo anche della paglia». Ma è finita così per alcuni:

Altri hanno denunciato la difficoltà di vedere bene il palco e il deflusso difficile al buio. Ma soprattutto la difficoltà e per alcuni l’impossibilità di raggiungere il luogo del concerto. L’hashtag #brucespringsteen è stato in tendenza su Twitter per tutto il giorno.

Tra le richieste ricorrenti sui social, quella di devolvere parte dell’incasso alle popolazioni alluvionate.

Springsteen è salito sul palco nel pomeriggio per salutare i fan (prima di lui ci sono stati Fantastic Negrito e Sam Fender) e ha iniziato con un’oretta di ritardo con No Surrender. Lato scaletta, è stato un concerto senza grandi sorprese, che è poi l’aspetto di questo tour che sta deludendo i fan abituati a cambiamenti radicali nella setlist.

Qui sotto la scaletta e i video della serata:

No Surrender
Ghosts
Prove It All Night
Letter to You
The Promised Land
Out in the Street
Candy’s Room
Kitty’s Back
Nightshift
Mary’s Place
The E Street Shuffle
Johnny 99
Last Man Standing
Backstreets
Because the Night
She’s the One
Wrecking Ball
The Rising
Badlands
Thunder Road

Born in the U.S.A.
Born to Run
Bobby Jean
Glory Days
Dancing in the Dark
Tenth Avenue Freeze-Out
I’ll See You in My Dreams

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