Nel botta e risposta innescato dalle parole di Renato Zero verso «i miei molti sosia che vedo in giro», nello specifico Rosa Chemical e indirettamente anche Achille Lauro, entra ora Cristiano De Andrè che sui social ha criticato apertamente il cantautore romano, un punto di riferimento della musica che, di fronte ai colleghi più giovani, poteva «volare alto» perché «un grande artista non ha bisogno di esporsi».
«Le esternazioni sugli artisti di Sanremo, a mio avviso Renato Zero se le poteva anche evitare», scrive De Andrè su Instagram in un post accompagnato da una foto di Zero. «Ognuno intende a modo suo… Un grande artista non ha bisogno di esporsi, di paragonarsi, di confermarsi, lo è e basta. È anche il volare alto che ti conferma che lui è un grande artista. Ci vorranno ancora dieci/vent’anni prima che tutto questo ridicolo e inutile “teatrino dell’apparenza e della sottocultura” scompaia dalla scena senza lasciare troppe tracce. E comunque nel frattempo si sta partorendo qualcosa di nuovo o no? Un mea culpa generale ci starebbe, un mea grandissima culpa».
Durante la conferenza stampa di lancio della sua nuova tournée nei palasport, Zero ha spiegato che «frequentando i social vado scoprendo un numero di miei sosia impressionante», per poi andare dritto al punto su Rosa Chemical: «Ma ci deve essere l’opportunità di uscire da questi stratagemmi. L’originale è necessario, se però resta un episodio a sé stante. In passato avevamo una serie di collaboratori di altissimo livello che ci consigliavano. Loro hanno permesso a Renato Zero, Claudio Baglioni e altri di indossare una identità, per questo non è colpa di Rosa Chemical se non l’ha trovata, ma di chi ritiene ancora che la musica non sia così importante». E ha chiosato, in modo quasi paterno: «Ma assolvo questi ragazzi».
Ospite da Mara Venier, Rosa Chemical aveva detto: «Nutro una grande ammirazione (per Zero, ndr). In tutte le interviste che ho rilasciato l’ho citato e ho mandato sempre tanto amore. Ho sempre una grande stima e un grande rispetto per Renato. Mi è dispiaciuto leggere quelle cose». In un monologo trasmesso da Le iene, aveva già risposto a certe critiche: «Dicono: l’hanno già fatto Renato Zero, Patty Pravo, Achille Lauro. Non c’è niente di nuovo. Ma se così fosse sarei passato inosservato».