L’occasione era il Red Bull Next Sounds: cinque fra le migliori proposte della scena italiana selezionate da giornalisti, discografici e addetti ai lavori, portati in uno studio di registrazione su quattro ruote per registrare i propri brani e qualche cover.
I nomi, se non li conoscete già, sono quelli di cui sentirete presto parlare, e tra L I M, Birthh, Giorgio Poi e Laioung, abbiamo scelto di intervistare i Gomma, progetto nato nei primi mesi del 2016 dalle menti di Matteo, Paolo, Giovanni e Ilaria: «Suonavamo cover degli Alt-j e dei Foals, poi abbiamo deciso di fare questa cosa che si chiama Gomma».
I quattro ragazzi, tutti giovanissimi, a gennaio hanno pubblicato il loro album d’esordio, Toska, disco a cavallo tra l’indie rock figlio della scena italiana anni ’90 e una spontaneità, un’immediatezza, che potremmo definire punk: «A costruire il disco ci abbiamo messo 4/5 mesi», ci racconta la cantante Ilaria. «Un album “in tre atti”, segue i temi delle canzoni», aggiunge Giovanni riferendosi ai testi della sua collega: «In ogni testo racconto delle mie esperienze – ci spiega Ilaria – ed essendo la più giovane del gruppo, mi ritrovo in un motivo generazionale».
Giovani sì, ma non per questo senza le idee chiare su chi vogliono essere e su come vogliono suonare, prendendo ispirazione da tutto – «Dai Nirvana alla Dark Polo Gang», rivela Giovanni – ma senza assomigliare a nessuno, cercando continuamente un proprio stile e un proprio timbro.
Per la cover, la scelta è caduta su Someone to lose degli Wilco: «Ci piaceva l’idea di suonare qualcosa di distante da noi, a modo nostro, che ci piacesse – hanno raccontato i ragazzi – i Wilco hanno avuto la capacità di suonare country con un’attitudine costantemente punk, sia nei testi che nel coraggio di certe scelte (ad esempio la copertina di Joan Cornellà del loro ultimo album, un illustratore quantomai satirico e dissacrante). Ci siamo rivisti un po’ in loro, per questo abbiamo scelto Someone to lose».
E ai quattro ragazzi suonare i Wilco è piaciuto così tanto, che proprio per la copertina di Joan Cornellà hanno deciso di realizzare una versione custom, realizzata per l’occasione da Ilaria che ha finalmente dato voce ai protagonisti dell’artwork.