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Dan Auerbach e il suo nuovo disco “old school”

Per il nuovo album che esce in primavera il chitarrista dei Black Keys ha chiamato dei musicisti storici. E noi abbiamo curiosato un po' in studio
Dan Auerbach, Duane Eddy e John Prine negli studi di Auerbach "Easy Eye Sound", Nashville. Foto di Alysse Gafkjen

Dan Auerbach, Duane Eddy e John Prine negli studi di Auerbach "Easy Eye Sound", Nashville. Foto di Alysse Gafkjen

Non capita spesso di vedere Dan Auerbach ballare. Eppure non riesce proprio a non schioccare le dita e ondeggiare sul pavimento del suo studio di Nashville, lo Easy Eye Sound, mentre risuona Waiting on a Song, una canzone corale cantata da una donna e con il solo di chitarra del 78enne Duane Eddy. Eddy, seduto lì vicino, dice che suona meglio di quando l’ha registrata: «Non è come me la ricordo!».

Auerbach ha organizzato un listening party per i musicisti che hanno suonato nel suo primo disco dal 2009 (uscirà in primavera). Il gruppo include il bassista Dave Roe (con Johnny Cash per 22 anni), il batterista Gene Christman e il pianista Bobby Woods, entrambi hanno lavorato con Dusty Springfield ed Elvis Presley in quanto membri del Memphis’ American Sound Studio house band. «Ho imparato così tanto da loro» dice Auerbach che parla del disco come «una storia completa di tutto ciò che amo in musica»

Auerbach si è trasferito a Nashville nel 2010, producendo gli album di Ray LaMontagne e Lana Del Rey. Poi però è si è appassionato della storia della città, e ha trovato molti dei veterani che hanno ancora tanto da dire. La scorsa estate ha passato le giornate a scrivere con John Prine e David “Fergie” Ferguson. E dopo è andato in studio. Ne sono uscite circa 60 canzoni, compresa Malibu Man, un tributo all’amico Rick Rubin e Shine On, dove suona con Mark Knopfler. Nonostante Knopfler abbia mandato la sua parte dall’Inghilterra, il resto del disco è stato registrato live: «Questi tizi mi hanno detto di essere elettrizzati all’idea di essere qui perché stiamo facendo un disco esattamente come li hanno sempre fatti loro» dice Dan.

Il processo ha dato nuova energia al cantautore dopo anni di pesanti tour con i Black Keys, che sono ancora in pausa. «E difficile dire no ai soldi, ma bisogna ricaricarsi». Ma Dan non esita un secondo quando gli chiediamo se ci sarà un tour per il nuovo disco: «Come potrei non farlo?» risponde con un sorriso.

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