Un anno fa Dave Grohl ha inaugurato una pagina Instagram chiamata Dave True Stories. L’ha aggiornata raramente, ma quel poco che ha scritto è stato divertente. Ha infatti condiviso storie rock’n’roll, dall’incontro con David Bowie a una jam con Prince.
Ora il musicista ha deciso di andare oltre quel formato e ha annunciato l’uscita per il 5 ottobre del libro autobiografico The Storyteller. Tales of Life and Music (in Italia per Rizzoli col sottotitolo Storie di vita e di musica). «E così ho scritto un libro», dice Grohl. «Ho soppesato l’idea per anni e ho ricevuto alcune offerte discutibili (“È un gioco da ragazzi! Fai quattro ore di interviste, trovi uno che le trascriva, metti la faccia in copertina ed è fatta!”), ho deciso di scrivere queste storie come ho sempre fatto, di mio pugno».
«Non significa che lascerò il mio impiego principale» scrive ancora il leader dei Foo Fighters, «ma il libro rappresenta un luogo dove spiegare che cosa significa per un ragazzo di Springfield, Virginia vivere il sogno pazzesco di fare il musicista».
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Il libro è la raccolta dei «ricordi di una vita vissuta a tutto volume». Si parlerà di «andare in tour con gli Scream a 18 anni, il periodo con i Nirvana e i Foo Fighters, le jam con Iggy Pop, esibirsi agli Academy Awards, ballare con gli AC/DC e la Preservation Hall Jazz Band, suonare la batteria per Tom Petty, conoscere Sir Paul McCartney alla Royal Albert Hall, raccontare favole della buonanotte con Joan Jett o incontrare fortuitamente Little Richard o volare per mezzo mondo con le mie figlie in una notte epica».