Robert Plant è un grande cantante, ma non un grande frontman. Lo dice Dee Snider dei Twisted Sister che in una serie di tweet, dialogando coi fan, ha spiegato quali sono i suoi cantanti preferiti e perché al vocalist dei Led Zeppelin mancavano le qualità per essere un performer.
Non c’niente d’irrispettoso, dice Snider. «Sono un GRANDE fan di Plant dal punto di vista vocale, ma non mi ha mai dato nulla come performer. Era favoloso a vedersi, capelli meravigliosi, cantava da paura e intanto stava fermo sul palco con una mano alzata. Non un frontman, secondo me». E aggiunge che vale anche il contrario, ovvero «molti grandi frontman non sono grandi cantanti».
A chi gli chiede di avere rispetto per Plant, Snider risponde che «è idiota l’idea che i nostri eroi siano perfetti e che non facciano mai nulla di sbagliato. Avevo il poster di Plant in camera. Lo considero un dio del rock e uno di quelli che mi ha più influenzato. Ma è un chirurgo terribile…».
Secondo Snider, un esempio di grande cantante e al contempo di grande frontman è Freddie Mercury, mentre Ronnie James Dio rientra nella categoria di Plant: «Ronnie è stato uno dei cantanti migliori di sempre, ma come frontman si limitava a stare lì sul palco e cantare».
L’arte del performer, dice Snider, prevede che ci si impossessi del palco e s’interagisca col pubblico. «Uno showman. Pensate a David Lee Roth, Paul Stanley, Mick Jagger, Freddy Mercury (sic), Axl Rose… e la lista potrebbe andare avanti».