Si chiama Brandon Johnson l’uomo responsabile di aver procurato a Demi Lovato i farmaci che il mese scorso hanno procurato alla cantante un’overdose. Oggi Johnson ha raccontato la sua versione dei fatti davanti alle telecamere di TMZ, uno dei più celebri media statunitensi.
L’uomo ha raccontato di aver fornito alla popstar pillole contenenti ossicodone e fentanyl che i due avrebbero fumato insieme nelle prime ore del mattino del 24 luglio come già accaduto spesso in passato, quando i due – secondo Johnson – avevano una relazione. Johnson ha raccontato come Lovato si fosse addormentata quando lui ha lasciato, senza mostrare alcun segno preoccupante.
«Era perfettamente a conoscenza di cosa stava prendendo. Le avevo spiegato che quelli non erano farmaci, ma pillole molto più forti. Lo aveva capito benissimo», ha detto Johnson. «Quanto accaduto è stato un caso sfortunato, ma è assolutamente ridicolo che qualcuno avanzi l’ipotesi che io avessi qualche idea sbagliata».
«L’incidente è sicuramente un campanello d’allarme sia per lei che per me e mi apre definitivamente gli occhi sull’effetto di queste droghe. Usate nella maniera sbagliata possono essere dannose. Non sto cercando di ferirla, è una mia grande amica».
Come sottolinea TMZ, Johnson era già stato arrestato a marzo perché trovato in possesso di droghe e armi. Nei mesi successivi era stato nuovamente fermato perché alla guida sotto effetto di sostanze e per possesso di cocaina. Attualmente, tuttavia, non è ancora stato accusato per i fatti legati all’overdose di Lovato, ma l’intervista rilasciata a TMZ potrebbe accelerare i tempi della giustizia.