È stata una settimana intensa per Deryck Whibley. Dopo aver raccontato all’interno del suo memoir Walking Disaster che Greig Nori, ex manager dei Sum 41, lo aveva adescato abusando sessualmente di lui (qui per saperne di più), il frontman della band è stato costretto a tornare sull’argomento per smentire la risposta di Nori secondo il quale sarebbe stato Whibley, ai tempi dell’incontro sedicenne (il manager ne aveva già 30), ad aver «iniziato» la loro relazione.
«Non ho provato alcun piacere a rivelare la verità su ciò che è accaduto tra me e il mio ex manager, ma era qualcosa che non potevo più tenere dentro», ha dichiarato Whibley nel video Instagram di ieri a proposito dell’accusa contenuta suo nuovo libro di memorie, Walking Disaster. «Sono venuto a sapere che Greig Nori mi ha dato del bugiardo. Vi dico subito che confermo ogni parola contenuta nel mio libro, al 100%. Non sono un bugiardo».
Il video di Whibley è stato una risposta alle dichiarazioni di Nori sul Toronto Star della scorsa settimana. Dichiara l’ex manager: «L’accusa di aver iniziato la relazione è falsa. Non l’ho iniziata io. È stato Whibley a iniziare, anche in modo aggressivo». Nori non ha affrontato direttamente le accuse di abuso o adescamento mosse da Whibley.
Nel suo video, Whibley ha continuato a rivolgersi direttamente a Nori, invitando a fargli causa nel caso quanto dichiarato nel memoir fosse falso. «Greig Nori, se pensi che io sia un bugiardo, c’è solo un modo per risolvere la questione», ha detto Whibley. «Sotto giuramento, davanti a un giudice, davanti a una giuria. Quando vuoi. Io sono pronto».
Interpellato da Rolling Stone US, Nori non ha voluto commentare.