Deryck Whibley dei Sum 41 non è il nuovo cantante dei Linkin Park | Rolling Stone Italia
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Deryck Whibley dei Sum 41 non è il nuovo cantante dei Linkin Park

E neppure degli Oasis, aggiunge lui divertito smentendo le voci che lo riguardano

Deryck Whibley dei Sum 41 non è il nuovo cantante dei Linkin Park

Deryck Whibley dei Sum 41

Foto: Emanuela Giurano

Un annuncio è un annuncio, due annunci sono una coincidenza, ma tre annunci fanno una prova (su Internet). E così quando i Linkin Park hanno fatto partire un misterioso countdown sui loro social e Deryck Whibley dei Sum 41 ha dato appuntamento a questa mattina per un annuncio, molti hanno pensato che stesse per comunicare di essere il nuovo cantante dei Linkin Park.

Non è così. Viste le voci sempre più insistenti, Whibley ha spiegato che non entrerà a far parte dei Linkin Park… e neppure degli Oasis.

«Sento il bisogno di smentire le voci che girano», scrive il cantante. «Mi è stato fatto notare che molta gente pensa che io stia per entrare a far parte di una band che si riunisce. Lasciatemi dire che, nonostante quel che si crede, non entrerò a far parte degli Oasis…. o dei Linkin Park. O di qualsiasi altra band».

L’annuncio imminente riguarda invece il tour e l’autobiografia Walking Disaster – My Life Through Heaven and Hell che uscirà in lingua inglese l’8 ottobre.

Com’è noto, Whibley ha deciso di chiudere la storia dei Sum 41 con l’album Heaven :x: Hell e un tour finale. «La decisione è stata presa una volta che la musica era stata scritta, a disco ormai finito», ci ha raccontato a marzo in questa intervista. «Da un bel po’ penso che vorrei provare a fare altro nella vita, anche se non mi era chiaro il momento in cui sarebbe successo. Poi ho sentito il disco, ho pensato che ne sono davvero orgoglioso e che dovrebbe essere questo il punto in cui staccare la spina».

«Sono quattro o cinque anni che penso che non vorrò fare i Sum 41 per il resto della mia vita. Ripetermi, continuamente. Andare in tour un anno, poi fare un disco. Poi di nuovo tour e di nuovo disco. Il mio problema è che non riesco a fare due cose in contemporanea: dedico e ho dedicato tutto me stesso a questa band, non sono mai riuscito a fare altro, come un side project ad esempio. Non è così che funziono. Non riesco a non dare tutto me stesso in quel che faccio e, per poter fare altro, ho dovuto lasciar andare i Sum 41».

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