Graziato e felice, Lil Wayne ha pubblicato un nuovo pezzo che tra le altre cose affronta i fatti che l’hanno messo nei guai per possesso illegale di armi da fuoco e munizioni. Prima dell’intervento di Trump, il rapper rischiava com’è noto 10 anni di carcere.
I fatti sono avvenuti nel dicembre 2019. Le autorità sono salite sul jet privato di Wayne che si trovava al Miami-Opa Locka Executive Airport e hanno trovato un Remington 1911, una calibro 45 carica, cocaina, ecstasy e ossicodone. “The feds they hot on us”, canta Wayne: “i federali sono sulle nostre tracce, hanno fatto irruzione sul mio aereo privato, ne ho preso uno ancora più provato”. E ancora: “L’FBI mi ha arrestato, perché? Non possono inchiodarmi, quindi mi fregano e basta. Cerco di nascondermi, A volte è difficile trovare il tempo di fare il bravo ragazzo ed essere comunque qualcuno”. Il pezzo contiene il featuring di Fousheé.
Com’è noto, Lil Wayne aveva pubblicato sui social una foto con Trump poco prima delle elezioni, lodandone i provvedimenti. Molti hanno pensato a un do ut des: l’appoggio campagna elettorale in cambio della grazia. In un’intervista al New York Times, l’avvocato del rapper Bradford Cohen ha detto che il suo assistito era sinceramente convinto della bontà delle riforme penali di Trump e del Platinum Plan.
«Credo avessero un legame molto forte», ha detto l’avvocato riferendosi a Wayne e Trump. Questo’ultimo «ha uno stile e comportamenti in cui rapper e gente dello spettacolo possono riconoscersi».