Secondo una fonte attendibile sentita da Rolling Stone, Tony Ciulla, che negli ultimi 25 anni è stato il manager di Marilyn Manson, ha abbandonato il cantante. La decisione arriva dopo che diverse donne, compresa l’ex fidanzata di Manson Evan Rachel Wood, l’hanno accusato di abusi fisici e sessuali.
Ciulla era diventato il manager di Manson nel 1996, lo stesso anno in cui il cantante aveva fatto uscire il suo primo vero successo, Antichrist Superstar. E gli era rimasto fedele nonostante le tante controversie che avevano accompagnato Manson nel corso della sua carriera, comprese cause da parte di ex membri della band riguardo ai pagamenti delle royalties e accuse di aggressione contro membri della sicurezza ai concerti. Ma questa settimana, dopo che Wood ha accusato Manson pubblicamente, il manager ha cambiato idea.
“Il nome del mio molestatore è Brian Warner, noto al mondo come Marilyn Manson”, ha scritto lunedì Wood su Instagram. “Ha cominciato a molestarmi quando era un’adolescente e ha abusato di me per anni. Ero manipolata e sottomessa. Ho smesso di vivere nella paura della sua vendetta, delle sue minacce e della sua diffamazione. Sono qui per accusare un uomo pericoloso e le tante aziende che gli hanno permesso di continuare così, prima che rovini la vita ad altre persone. Sto dalla parte dele tante vittime che non staranno più in silenzio”. Altre quattro donne si sono fatte avanti con accuse simili in un articolo uscito su Vanity Fair.
Le conseguenze per Manson sono già state pesanti. La Loma Vista, l’etichetta per cui aveva pubblicato il suo ultimo album, ha tagliato tutti i rapporti con lui. Lo stesso ha fatto l’agenzia che si occupa dei suoi concerti. Dopo che su internet sono comparsi alcuni estratti dell’autobiografia di Manson uscita nel 1998, The Long Hard Road Out of Hell, in cui il cantante parlava di Trent Reznor dei Nine Inch Nails come di un compagno di molestie, Reznor ha accusato apertamente Manson. “Per anni sono stato molto chiaro sul fatto che Manson non mi piace come persona e ho tagliato i ponti con lui 25 anni fa”, ha detto Reznor. “Come ho già detto all’epoca, quel passaggio nel libro di Manson è totalmente falso. Ero infuriato e offeso quando è uscito e lo sono ancora oggi”.
Manson ha rilasciato una dichiarazione questa settimana in cui nega le accuse nei suoi confronti. “La mia vita e la mia arte sono state delle calamite per le controversie, ma le recenti accuse contro di me sono distorsioni orribili della realtà”, ha detto. “Le mie relazioni intime sono sempre state interamente consensuali”.
Questo articolo è apparso originariamente su Rolling Stone US